Salerno, infermieri e Oss impiegati in mansioni improprie

Scritto il 01/09/2025
da Redazione

A Salerno si rinnova il confronto tra il Nursind e la direzione dell’Asl locale. Il sindacato delle professioni infermieristiche denuncia l’impiego sistematico di infermieri e operatori socio sanitari in ruoli non coerenti con il loro profilo professionale. Si tratterebbe di un utilizzo improprio e diffuso che, secondo i rappresentanti sindacali, coinvolge un numero elevato di lavoratori distolti dalle attività assistenziali per essere destinati a mansioni amministrative.

L’allarme del sindacato: assistenza sacrificata

A prendere posizione è Biagio Tomasco, segretario territoriale del Nursind, che ha descritto un quadro allarmante. Infermieri e Oss, riferisce, continuano a essere impiegati in attività che esulano dal loro ambito professionale.

Le situazioni segnalate non sono sporadiche, ma coinvolgerebbero centinaia di lavoratori che, invece di prestare assistenza ai pazienti, si ritrovano assegnati a compiti d’ufficio o comunque estranei alla loro formazione.

Il sindacato spiega di aver inoltrato diverse segnalazioni formali all’Asl, ricevendo alcune risposte ufficiali. A queste sono seguite verifiche da parte dei NAS e dell’Ispettorato del lavoro. Tuttavia, le disposizioni della direzione generale, sebbene chiaramente espresse, non avrebbero trovato applicazione concreta nelle realtà operative.

Secondo Tomasco, a fronte di indicazioni precise, vi sarebbe una gestione disomogenea da parte di alcuni dirigenti che adottano interpretazioni arbitrarie. Questo approccio genera disparità tra i lavoratori, con alcuni riallocati correttamente e altri lasciati in situazioni non regolamentate.

Questioni normative e richiesta di chiarezza

Un ulteriore punto critico riguarda la lettura di una delibera regionale recentemente adottata. Per il Nursind, il testo non legittima l’assegnazione di funzioni d’ufficio agli infermieri, soprattutto nei distretti territoriali. Al contrario, la norma in questione farebbe riferimento esclusivamente alle direzioni sanitarie ospedaliere, senza prevedere attività amministrative per il personale assistenziale.

Il sindacato ha presentato una nuova diffida ufficiale, coinvolgendo anche le procure competenti e l’Ordine professionale, chiedendo un quadro chiaro delle attività svolte e delle azioni correttive previste. L’obiettivo è riportare ogni professionista nel proprio ambito operativo, restituendo dignità e coerenza ai ruoli all’interno del sistema sanitario.

Verso nuove forme di mobilitazione

Il Nursind ha annunciato che, in assenza di risposte entro sette giorni, l’azione sindacale proseguirà con un’impostazione più incisiva. Tomasco ha evidenziato come l’attuale gestione del personale rischi di compromettere la qualità dell’assistenza e la tenuta complessiva del sistema.

La richiesta è chiara: ricondurre le assegnazioni dei lavoratori a criteri trasparenti e rispettosi delle competenze professionali, tutelando non solo la dignità degli operatori, ma anche il diritto dei cittadini a ricevere cure appropriate.