Infermieri sotto pressione alla Città della Salute: 400mila ore di straordinari

Scritto il 25/08/2025
da Redazione

La carenza di personale infermieristico continua a pesare sulla qualità delle cure e sul benessere degli operatori sanitari, con numeri sempre più allarmanti. Alla Città della Salute di Torino, uno dei più grandi poli ospedalieri d’Italia, i 3.500 infermieri in servizio hanno accumulato quasi 400mila ore di straordinario oltre le soglie previste dal contratto. Un dato che, secondo Nursind, è il segnale evidente di un sistema sotto stress cronico, incapace di garantire turni sostenibili e sicurezza assistenziale.

Reparti sotto pressione e carichi insostenibili

città della salute

Città della Salute di Torino

A lanciare l’allarme è Ortensio Scozzafava, segretario territoriale di Nursind, che sottolinea come questa mole di lavoro straordinario non sia solo un segno di dedizione, ma piuttosto l’effetto collaterale di una carenza strutturale di organico. Significa fare più ore con una carenza di organico che non garantisce la qualità e la sicurezza delle cure, né per gli infermieri né per i pazienti ha spiegato.

Alcuni reparti risultano particolarmente colpiti: 90mila ore extra in Chirurgia, 70mila in Anestesia, Rianimazione ed Emergenza, e 40mila in Medicina generale e specialistica. Cifre che evidenziano una pressione crescente nei settori più delicati e ad alta intensità assistenziale, proprio nel periodo estivo, quando ferie e turnazioni rendono il quadro ancora più critico.

Una richiesta di assunzioni rimasta inascoltata

Secondo le stime sindacali, mancherebbero all’appello almeno 400 infermieri per rendere sostenibile l’attività assistenziale. Eppure, da oltre sei anni non viene varato un vero piano straordinario di assunzioni. Dal 2018 non si è più visto un piano concreto  anzi, è stato introdotto un piano di efficientamento che ha finito per comprimere ulteriormente il personale in luogo del turnover” denuncia Scozzafava.

Un segnale, seppur ancora parziale, arriva dai dati della Regione Piemonte: oltre 1.800 nuove assunzioni nel settore sanitario al 30 giugno 2025, un numero vicino all’obiettivo di 2mila ingressi previsti entro l’anno. Ma secondo i sindacati, non basta: i concorsi banditi di recente potrebbero colmare solo parzialmente i vuoti in organico, mentre la pressione sulle corsie rimane elevatissima.

Il caso della Città della Salute di Torino riporta al centro del dibattito nazionale il tema del benessere organizzativo e del riconoscimento del lavoro infermieristico. Un sistema che regge solo grazie alla disponibilità e alla resilienza di chi lavora in corsia rischia di collassare se non vengono attuate misure strutturali.