Dall’arresto all’aggressione
Aggressione PS Vicenza
Secondo quanto riferito dalle autorità, la donna era già nota alle forze dell’ordine e pochi minuti prima si era resa responsabile di un furto nel centro di Vicenza. Allertata da militari e cittadini, la polizia l’ha fermata in Corso Palladio, accompagnandola poi in ospedale dopo che la stessa aveva dichiarato di aver bisogno di cure. Tuttavia, durante le fasi di accettazione al triage, la situazione è degenerata.
La 34enne ha preso a sputare contro gli infermieri, colpito una dottoressa al braccio, lanciato oggetti verso il personale e rivolto minacce a un'infermiera. È stato necessario l’intervento della polizia per fermarla e procedere con l’arresto, sebbene, su disposizione dell’autorità giudiziaria, la donna sia stata successivamente rimessa in libertà.
Opi Vicenza: serve una risposta concreta
Esprimo la mia piena solidarietà a tutto il personale sanitario coinvolto in questo episodio e a chi ogni giorno, con dedizione, si prende cura dei pazienti anche in contesti difficili come questo
ha dichiarato Patrizia Simionato, direttore generale dell’Ulss 8 Berica.
Dello stesso tenore l’intervento di Giacomo Sebastiano Canova, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Vicenza, che ha subito contattato l’infermiera coinvolta per verificarne le condizioni e offrirle sostegno. Ma la sua dichiarazione va oltre la solidarietà: “Se non vogliamo continuare con il solito refrain della condanna per chi commette atti di violenza nei confronti degli operatori sanitari, ritengo sia giunto il momento di istituire un tavolo tecnico tra Usl 8, questura, prefettura e sindaco per stabilire, una volta per tutte, un preciso protocollo per la gestione di persone violente.
Le istituzioni si schierano con il personale sanitario
A intervenire sull’episodio anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha definito l’accaduto “un fatto inaccettabile che colpisce non solo i professionisti coinvolti, ma tutta la comunità”. Sulla stessa linea anche la vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, il senatore Pierantonio Zanettin, la consigliera regionale Chiara Luisetto e i consiglieri comunali Francesco Rucco e Massimiliano Zaramella.
Ancora una volta, episodi di violenza ai danni di chi lavora in prima linea nei contesti più delicati riportano all’attenzione il tema della sicurezza negli ospedali, e in particolare nei Pronto soccorso. Le aggressioni verbali e fisiche ai danni degli operatori sanitari sono ormai un fenomeno allarmante e diffuso, che richiede non solo solidarietà pubblica, ma soprattutto strumenti concreti di prevenzione e risposta.