Lorenzo Baragatti direttore della Società della Salute senese

Scritto il 08/04/2022
da Giada Martemucci

Lorenzo Baragatti è il primo infermiere a dirigere una Società della Salute, consorzi tra ASL e comuni nati in Toscana nel 2008 per la gestione unitaria e integrata dei servizi sociali e socio sanitari. Si tratta di un modello organizzativo unico nel panorama nazionale nato con l’obiettivo di perseguire il benessere sociale e la presa in carico integrata dei bisogni dei cittadini, garantendo continuità al percorso assistenziale.

Il primo infermiere ai vertici della Società della Salute

La salute - spiega Baragatti - per una percentuale abbastanza bassa è determinata dalla sanità. Lo stare in salute dipende prima di tutto da noi, dai nostri comportamenti, da fattori quali l’istruzione, il lavoro, la casa, il tenore di vita, ma anche le strade e l’aria che respiriamo.

Le Società della Salute dimostrano come la correlazione tra politiche sociali e assistenza sanitaria siano entrambi tasselli fondamentali per contribuire al benessere dei cittadini e in questo senso il direttore della Società della Salute rappresenta il trait d’union tra l’aspetto sociale e quello strettamente sanitario del percorso di cura.

Garantisco massimo impegno per i nostri cittadini, per i nostri professionisti e per il territorio della Società della Salute e della Zona Distretto Senese. Ringrazio chi mi ha dato fiducia, chi mi ha accompagnato sin qui e chi mi accompagnerà da oggi in poi

A ormai due mesi dalla sua nomina, Lorenzo Baragatti, forte delle competenze acquisite come dirigente del Dipartimento infermieristico e ostetrico dell’Asl Toscana sud est, sa quanto il personale infermieristico sia fondamentale nei percorsi di assistenza alla persona (gli infermieri sono professionisti inseriti in tutti i percorsi cura, passano 24 ore al giorno con le persone).

Oggi, cerca di avere un approccio multiprofesisonale e muldisciplinare: La mia giornata tipo è fatta di incontri e progetti, di ricerca di soluzioni di integrazione tra il mondo sanitario e quello sociale. C’è molta interfaccia con le istituzioni, con l’ASL, che per il 33% è rappresentata all’interno della Società della Salute, e con i sindaci, fondamentali per la gestione dei bisogni delle famiglie.

Dopo due anni di pandemia, l’Italia e le Regioni attraverso il Pnrr, il Piano Nazionale di ripresa e Resilienza, cercano nuove strade di crescita e anche la Società della Salute, attraverso la realizzazione di nuove strutture e nuovi servizi, cerca soluzioni innovative per rispondere ai bisogni delle persone, soprattutto cercando di tutelare le fasce più deboli della popolazione.