Un segnale di chiarezza nella manovra
Antonio De Palma, presidente Nursing Up
Il testo aggiornato della Legge di Bilancio 2026 introduce, con l’articolo 69, una distinzione netta tra le risorse previste per medici e infermieri, accogliendo una delle richieste avanzate dal Nursing Up. Il sindacato parla di un risultato importante, frutto di un confronto costante nelle ultime settimane con le istituzioni.
La nuova formulazione chiarisce la ripartizione dei finanziamenti: 480 milioni di euro riservati agli infermieri, separati dagli 85 milioni destinati a medici e veterinari. Un passo che consente di superare l’ambiguità di un unico fondo indistinto e di riconoscere in modo più trasparente il contributo delle diverse categorie professionali.
Valorizzazione e prospettive contrattuali
Il Nursing Up definisce la novità “un punto di partenza” e chiede che da qui si sviluppi una contrattazione realmente equa, capace di tradurre la distinzione economica in riconoscimento professionale e giuridico.
Restano aperte alcune questioni centrali per il comparto: l’ampliamento della libera professione infermieristica, la piena valorizzazione economica e normativa del ruolo e la revisione dell’indennità di esclusività, che oggi continua a riguardare soltanto i dirigenti medici.
Un percorso da consolidare
Il sindacato annuncia che seguirà da vicino l’evoluzione del testo durante l’iter parlamentare, con l’obiettivo di rafforzare le misure introdotte e garantire che nessuna correzione riduca le opportunità di riconoscimento per gli operatori del comparto.
Secondo il Nursing Up, la vera sfida ora è trasformare le risorse in valorizzazione concreta, riconoscendo a infermieri, ostetriche e professionisti sanitari il ruolo strategico che svolgono ogni giorno nel Servizio sanitario nazionale.

