Sanità privata, Fials chiede lo sblocco immediato del contratto

Scritto il 09/12/2025
da Redazione

Dopo sette anni senza rinnovo contrattuale, il personale della sanità privata accreditata torna a chiedere certezze. Al Ministero della Salute si è tenuto un nuovo incontro con i sindacati per far ripartire la trattativa del Ccnl Aiop/Aris, che riguarda 250mila lavoratrici e lavoratori. Fials sollecita un’accelerazione immediata, mentre il Ministero annuncia un primo segnale: confronto fissato il 22 dicembre e risorse dedicate in Legge di Stabilità.

Un contratto fermo al 2018

Il contratto collettivo della sanità privata Aiop/Aris è scaduto il 31 dicembre 2018. Da allora, nonostante gli oltre 250mila professionisti coinvolti e l’aumento continuo del costo della vita, la trattativa non si è mai realmente sbloccata.

Fials sottolinea come la perdita di potere d’acquisto e la distanza salariale con il pubblico stiano spingendo molti operatori a lasciare le strutture private, creando difficoltà organizzative e mettendo a rischio il mantenimento dei requisiti per l’accreditamento.

Una tendenza che, secondo il sindacato, indebolisce un settore che garantisce servizi essenziali del Ssn.

Il ruolo del Ministero

Il Ministero della Salute ha comunicato di aver già incontrato Aiop e Aris e ha fissato per il 22 dicembre 2025 la prossima riunione ufficiale. Al tavolo saranno presenti associazioni datoriali, tutte le sigle sindacali firmatarie e una rappresentanza della Conferenza delle Regioni. Se verrà discussa anche la parte relativa alle RSA, potrà partecipare anche il Ministero del Lavoro.

Un segnale politico arriva anche sul fronte economico: nella Legge di Stabilità 2026 è previsto uno stanziamento da 1 miliardo e 350 milioni di euro per l’aggiornamento delle tariffe DRG, ferme da oltre un decennio. Risorse che, come indicato dal Ministero, dovranno essere destinate prioritariamente al rinnovo del Ccnl.

La Conferenza delle Regioni si è inoltre detta favorevole a una proposta sostenuta dai sindacati: subordinare la permanenza dell’accreditamento al rinnovo del contratto, introducendo un vincolo che potrebbe accelerare le negoziazioni.

Verso l’equiparazione con il pubblico

Durante l’incontro, il Ministero ha aperto alla possibilità di ospitare il primo tavolo della trattativa nei propri uffici e si è mostrato disponibile a valutare la defiscalizzazione degli straordinari anche per i lavoratori della sanità privata, ricalcando quanto già applicato al personale del Ssn.

Fials insiste su un punto centrale: il nuovo contratto deve tendere all’equiparazione con quello del comparto pubblico, soprattutto per chi opera nei servizi di emergenza–urgenza. Per il sindacato, i professionisti delle strutture accreditate svolgono a tutti gli effetti funzioni pubbliche e devono essere trattati come tali anche sotto il profilo normativo e retributivo.

La posizione del sindacato

Per Fials, la convocazione prima delle festività rappresenta un passo nella direzione giusta, così come il cambio di passo attribuito al Ministero della Salute. Ma il giudizio resta sospeso: ciò che conta è arrivare rapidamente all’apertura del tavolo negoziale e a un accordo concreto.

Il segretario generale Giuseppe Carbone ribadisce la linea del sindacato: «Gli operatori delle strutture accreditate garantiscono un servizio pubblico, con lo stesso livello di responsabilità e impegno. Non è più accettabile considerarli sanitari di serie B. Il contratto va rinnovato subito».