Approccio green all'incontinenza urinaria: il ruolo strategico dell’infermiere

Scritto il 11/12/2025
da Eleonora Martellini

L’incontinenza urinaria (IU) rappresenta una delle sfide emergenti per i sistemi sanitari, non solo per l’elevato impatto clinico ed epidemiologico, ma anche per le implicazioni psicologiche, sociali ed economico-ambientali. In una fase storica in cui la sanità è chiamata a ripensare modelli organizzativi orientati alla sostenibilità e alla value-based healthcare, l’IU emerge come paradigma emblematico di condizione che necessita di un approccio assistenziale proattivo, multidimensionale e centrato sulla persona. Questo articolo analizza “Best Practices” internazionali ed esplora l'implementazione di strategie sostenibili nella gestione dell'incontinenza urinaria, focalizzandosi su un approccio “green” che coniuga efficacia clinica, sostenibilità ambientale ed economica.

L’incontinenza urinaria è un problema di salute pubblica

L’incontinenza urinaria (IU) è definita dall’International Continence Society (ICS) come «la perdita involontaria di urina che costituisce un problema sociale e igienico»1. I dati epidemiologici globali rivelano l'entità di questa condizione come un vero e proprio problema di salute pubblica.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità2 e le principali società scientifiche, colpisce oltre 400 milioni di persone in tutto il mondo ed in particolare con prevalenza:

  • Donne adulte (>40y): 30-40% (percentuale che aumenta con l'età
  • Uomini adulti: 10-15% (con incremento dopo i 65 anni)
  • Popolazione pediatrica (5-10y): 7-10% (soprattutto in bambini con disturbi dello spettro autistico)
  • Persone con disabilità neurologiche (lesioni midollari, SM, Parkinson...): 60-80%

L’IU non è una condizione univoca, ma include differenti forme (da sforzo, da urgenza, mista, da overflow, funzionale) ciascuna con cause e meccanismi fisiopatologici diversi, che richiedono approcci terapeutici diversificati.

Oltre al mero sintomo della perdita urinaria, l’impatto psicosociale dell’IU può essere devastante per la qualità di vita dei pazienti, in modi spesso sottovalutati sia dal sistema sanitario che dalla società. Studi scientifici rivelano dati preoccupanti in merito a questa condizione che provoca: isolamento sociale, impatto negativo nella vita lavorativa3, conseguenze nelle relazioni intime e nel benessere psicologico4.

Infine, l’incontinenza urinaria rappresenta una problematica ad elevato impatto sanitario ed economico, con un consumo significativo di presidi assorbenti monouso (PAM)5.

L’esperienza dell’ambulatorio di teaching al CIC “Nurse Your Flow”

Il servizio ambulatoriale “Nurse Your Flow”, messo in atto presso il Day Hospital Multidisciplinare, con l’Urologia del Presidio Ospedaliero Valdarno, è un servizio olistico, ad approccio multidisciplinare, in cui l’Infermiere/a, adeguatamente formato/a in ambito di urologia neuro-funzionale, è in prima linea per aiutare i pazienti con incontinenza urinaria a riprendere in mano la propria vita.

Il servizio non si ferma solo all’educazione dei pazienti con incontinenza urinaria e alla prevenzione delle complicanze, ma il valore aggiunto di questo percorso di cura, riguarda la promozione dell’autonomia del paziente nel gestire l’incontinenza e sostenere il proprio empowerment, ritrovando la qualità della vita.

Gli obiettivi del servizio sono:

  • Migliorare la continenza della persona attraverso un percorso di teaching al CIC e riducendo l’utilizzo dei PAM
  • Ridurre le infezioni urinarie (UTI) con il cateterismo intermittente
  • Favorire la continuità assistenziale attraverso follow-up (1 sett., 1 mese, 3 mesi)
  • Educare la persona ai corretti comportamenti e stili di vita
  • Migliorare la qualità di vita dei pazienti con IU (sfera relazionale, sessuale, percezione di sé, coping, sonno e riposo)

La persona accede al servizio su richiesta del Medico Specialista Urologo/a ed a seguito di una prima visita multidisciplinare viene pianificato il percorso di cura personalizzato per ogni paziente.

L’Infermiere/a esegue un’educazione terapeutica individualizzata, delle sessioni simulate, di training ed individua il presidio più idoneo per il cateterismo, in base alle condizioni anatomiche della persona, alle caratteristiche peculiari del dispositivo ed al comfort del paziente.

L’infermiere/a pianifica le visite di follow-up, avvalendosi di strumenti di telemedicina, stimolando il rinforzo educativo e la motivazione della persona.

I risultati fino ad oggi evidenziano che il passaggio al cateterismo intermittente comporta notevoli benefici ambientali e clinici rispetto all’utilizzo esclusivo di PAM.

I rifiuti si riducono in un anno, dell'81% in peso e del 96% in volume, con un calo delle emissioni di CO₂ del 91% per ogni paziente.

Sul piano clinico, si registra una diminuzione del 25% delle infezioni delle vie urinarie ricorrenti e un miglioramento significativo sia dell’autonomia, sia della qualità di vita della persona.

ParametroPAM/pzCIC/pzVariazione
Rifiuti
(kg/anno)
≈ 73≈ 14-81%
Volume Rifiuti
(m³)
≈ 2,2≈ 0,08-96%
CO₂ (kg)≈ 204≈ 18-91%
UTI ricorrenti3,2/pz2,4/pz-25%
Autonomia percepita
(Barthel index)
dipendenza moderatadipendenza lieve↑ miglioramento significativo
Qualità di vita
(ISC-Q)
impatto negativo moderatoimpatto negativo lieve↑ miglioramento significativo

Questi dati diventano ancora più importanti se moltiplicati per il numero potenziale di pazienti che potrebbero beneficiare del cateterismo intermittente e ne confermano i vantaggi per la salute ed il benessere della persona, nonché una scelta sostenibile per l’ambiente.

Conclusioni

La gestione dell’incontinenza urinaria rappresenta oggi una sfida multidimensionale che richiede un cambio di paradigma: dalla "gestione del sintomo" all’empowerment della persona, da un modello lineare e consumistico ad un modello circolare e sostenibile.

L’infermiere, attraverso l’implementazione del cateterismo intermittente e di strategie preventive, diventa protagonista di una rivoluzione clinico-ambientale, contribuendo in modo concreto alla riduzione dei costi, al miglioramento degli outcome di salute e alla tutela del pianeta.