Calabria, sanità in affanno: infermieri e medici in burnout

Scritto il 03/11/2025
da Redazione

In Calabria la parola “emergenza” non è più sufficiente a descrivere la condizione in cui versa la sanità pubblica. Dopo quattordici anni di commissariamento, tagli e chiusure di presidi, il sistema regionale è arrivato a un punto di rottura. A denunciarlo è Giovanni Arconte, segretario regionale Ugl Salute, che parla di una “situazione ormai insostenibile, con un personale stremato da turni infiniti, organici ridotti all’osso e una crescente esposizione a stress e violenza”.

Un sistema impoverito da carenze croniche

burnout

Secondo i dati diffusi dal sindacato, in Calabria mancano circa 2mila infermieri e 2.500 medici mai sostituiti dopo i pensionamenti.

La chiusura di 18 ospedali nel periodo di commissariamento ha ulteriormente aggravato la carenza di posti letto e di servizi, soprattutto nelle aree interne e montane, dove l’invecchiamento della popolazione accentua la domanda di cure.

Quando il personale è così insufficiente, il sistema va in sofferenza, spiega Arconte. I turni diventano interminabili, la rotazione si riduce e lo stress aumenta inevitabilmente. Senza assunzioni stabili e programmate, non possiamo garantire né qualità né sicurezza.

Assunzioni, riconoscimento e sicurezza

Per l’Ugl la priorità è chiara: ricostruire gli organici con assunzioni stabili e retribuzioni adeguate alle responsabilità e alla complessità del lavoro sanitario.


La valorizzazione economica e professionale è fondamentale se vogliamo fermare l’emorragia di competenze, sottolinea Arconte. Non possiamo pretendere che i giovani restino in Calabria se il lavoro è precario e sottopagato.

Accanto alle assunzioni, il sindacato chiede l’avvio di un programma regionale di prevenzione del burnout e un impegno politico esplicito del presidente Roberto Occhiuto. Il fenomeno è troppo esteso per essere ignorato. Serve un atto concreto che riconosca la sofferenza psicologica di chi, ogni giorno, tiene in piedi la sanità calabrese, conclude Arconte.