Piemonte rafforza la sanità: in arrivo 1,1mila infermieri

Scritto il 30/10/2025
da Redazione

Sono 1.121 gli infermieri che entreranno nei prossimi mesi nel sistema sanitario piemontese, dopo la pubblicazione della graduatoria finale del concorso unico regionale bandito da Azienda Zero.
L’annuncio, diffuso dalla Regione, segna un passo importante nel piano di rafforzamento del personale sanitario e nella risposta a una carenza strutturale che, come ricorda l’assessore alla Sanità Federico Riboldi, “è un problema nazionale, ma può essere affrontato con una gestione centralizzata e pianificata”.

Dalla graduatoria alle assunzioni

assunzione infermieri Piemonte

1.121 infermieri entreranno nei prossimi mesi nel sistema sanitario piemontese.

Il concorso, bandito a maggio 2025 da Azienda Zero Piemonte, si è concluso con la definizione di una graduatoria di 1121 candidati idonei pronti all’assunzione da parte delle aziende sanitarie regionali.


Le assunzioni saranno gestite in modo progressivo, sulla base dei fabbisogni indicati dalle Asl e dalle aziende ospedaliere, e coordinate dall’Osservatorio regionale per il personale sanitario.

Secondo quanto comunicato dalla Regione, l’obiettivo è stabilizzare il personale e garantire una distribuzione omogenea degli infermieri tra ospedali e servizi territoriali, superando le disomogeneità tra le diverse aree della regione.

Negli anni passati si lasciavano i professionisti in attesa, oggi invece il Piemonte assume. Tutti gli idonei verranno progressivamente inseriti nel sistema sanitario, ha dichiarato l’assessore Riboldi, sottolineando come il piano di assunzioni rappresenti un investimento sulla qualità e sulla sicurezza delle cure.

Un modello di gestione per velocizzare le assunzioni

La procedura gestita da Azienda Zero, la struttura regionale nata per razionalizzare i processi del sistema sanitario, si è distinta per tempi rapidi e trasparenza amministrativa.

Questo approccio accentrato, secondo la Regione, consente una pianificazione più realistica dei fabbisogni e una riduzione dei tempi di reclutamento, rispetto alle vecchie procedure frammentate per singola azienda.

La sfida, ora, sarà trasformare le graduatorie in assunzioni effettive, assicurando che i nuovi ingressi si traducano in una migliore qualità assistenziale e in condizioni di lavoro più sostenibili per chi opera ogni giorno nei reparti e sul territorio.