Puglia, le Rsa potranno sostituire fino al 50% degli infermieri con Oss

Scritto il 29/10/2025
da Redazione

Con la delibera n.1328 del 22 settembre 2025, la Regione Puglia introduce una misura straordinaria per fronteggiare la carenza di personale infermieristico nelle Rsa.
Le strutture potranno, fino al 31 dicembre 2025, sostituire fino alla metà degli infermieri con operatori socio-sanitari (Oss) in caso di dimissioni volontarie.
La Fials ha presentato ricorso contro il provvedimento, giudicandolo “giuridicamente inammissibile” e lesivo della sicurezza dei pazienti.

La delibera regionale

Pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia n.80 del 6 ottobre 2025, la delibera n.1328 approvata dalla Giunta guidata dal presidente Michele Emiliano prevede misure provvisorie e urgenti per far fronte alla carenza di personale infermieristico nelle Rsa per soggetti non autosufficienti.

Le strutture potranno avvalersi, in via provvisoria e straordinaria, della possibilità di “sostituire la figura dell’infermiere con la figura dell’Oss entro il limite del 50% dello standard minimo previsto dalla normativa regionale vigente (Regolamento regionale n.4/2019)”.

La disposizione riguarda le Rsa per anziani e disabili non autosufficienti, pubbliche e private accreditate, e sarà valida fino al 31 dicembre 2025.
Resta l’obbligo di garantire almeno un infermiere con attestato BLSD nel turno notturno, requisito non oggetto di deroga.

Il provvedimento non comporta variazioni tariffarie: le strutture che applicheranno la misura manterranno le tariffe stabilite dalla D.G.R. n.1512/2020, senza oneri aggiuntivi per il bilancio regionale.
La Giunta precisa inoltre che la misura è concessa solo in caso di dimissioni volontarie degli infermieri, non in caso di licenziamenti o interruzioni del rapporto imputabili alla struttura.

Le motivazioni della Regione

Nel documento istruttorio allegato alla delibera, la Giunta riconosce che la difficoltà nel reclutamento degli infermieri è ormai strutturale, aggravata dall’aumento della domanda nel settore pubblico e da una minore attrattività delle Rsa.
Molte strutture, si legge, rischiano la perdita del requisito organizzativo e dell’accreditamento per mancanza di personale.

La misura, dunque, è stata pensata come strumento di salvaguardia temporaneo, per evitare chiusure e garantire continuità assistenziale agli anziani ospiti.
Parallelamente, la Regione annuncia uno studio sulle cause della carenza di infermieri e sull’adeguatezza delle retribuzioni nel settore sociosanitario, in collaborazione con Ordini professionali e rappresentanze di categoria.

La Fials presenta ricorso

Il 21 ottobre 2025, la Fials ha depositato ricorso contro la delibera, ritenendola contraria ai principi di sicurezza e qualità dell’assistenza.
Secondo il sindacato, l’atto autorizza le Rsa a operare in uno stato di illiceità organizzativa permanente che incide sul bene supremo della salute e della vita dei soggetti vulnerabili.

La Fials sottolinea che gli infermieri sono i responsabili della valutazione clinica, della somministrazione complessa dei farmaci, della gestione delle emergenze e della pianificazione assistenziale.
Sostituirli, anche parzialmente, con personale Oss, definito “non sanitario” aumenta esponenzialmente il rischio di malpractice, di eventi avversi e di gestione inappropriata delle terapie.

Sostituire gli infermieri con gli Oss è giuridicamente inammissibile e professionalmente inaccettabile, ribadisce la Fials, che denuncia anche una disparità di trattamento verso altre strutture e una diminuzione dei livelli essenziali di assistenza (Lea).

Fials Nazionale e Fials Puglia agiscono nella tutela dell’interesse pubblico al corretto funzionamento del Servizio sanitario regionale e del diritto al lavoro qualificato di infermieri e Oss, afferma la segreteria.

Il sindacato rivendica il proprio impegno per la valorizzazione delle competenze professionali, la promozione degli standard assistenziali e la difesa del principio di appropriatezza organizzativa, elementi che considera essenziali per garantire cure sicure e di qualità.