Norvasc® - amlodipina

Scritto il 10/12/2020
da Sara Pieri

Norvasc®, principio attivo amlodipina, è un farmaco appartenente alla classe dei calcio-antagonisti, definiti anche bloccanti dei canali del calcio; questo farmaco trova il suo principale impiego nel trattamento di: ipertensione, angina pectoris cronica stabile e angina da vasospasmo. Norvasc® si trova in compresse somministrabili per via orale.

Meccanismo d’azione di Norvasc®

Molecola di amlodipina

I farmaci calcio-antagonisti hanno come sito di azione i canali del calcio voltaggio-dipendenti localizzati a livello della muscolatura liscia e cardiaca.

Le molecole del farmaco si legano ai canali del calcio prolungando la loro inattivazione, con un conseguente effetto di rilassamento sulla muscolatura, diminuzione delle resistenze periferiche, inducendo una ipotensione e aumentando il flusso distrettuale, anche nel letto coronarico.

Norvasc® e interazioni con altri farmaci

La co-somministrazione di Norvasc® - amlodipina e inibitori della proteasi, antifungini, eritromicina o claritromicina, veramipril o diltiazem può causare una aumentata esposizione all’amlodipina con conseguente aumentato rischio di ipotensione; se co-somministrata con simvastatina, si può determinare un aumento dell’esposizione a quest’ultima rispetto ad un trattamento con simvastatina da sola.

Studi clinici non hanno dimostrato alterazioni alla farmacocinetica di atorvastatina, digossina o warfarin.

Indicazioni alla somministrazione di Norvasc®

La dose di Norvasc® va modulata in base alla risposta individuale; solitamente la dose iniziale consigliata è di 5 milligrammi al giorno fino a un massimo di 10 milligrammi. Nei pazienti affetti da ipertensione Norvasc® è prescritto in associazione ad altri farmaci, come: diuretici, alfa-bloccanti, betabloccanti.

Nei pazienti con angina, Norvasc® può essere prescritto in monoterapia o in associazione ad altri farmaci antianginosi; per angine refrattarie il trattamento è solitamente associato a nitrati e/o beta-bloccanti.

Non vi sono particolari indicazioni da seguire in pazienti anziani o con ridotta funzionalità renale; diverso invece per pazienti con alterata funzionalità epatica, considerando il metabolismo epatico dell’amlodipina.

Il consiglio è comunque il medesimo per ogni casistica: iniziare il trattamento con la dose più bassa per raggiungere l’azione terapeutica desiderata in relazione ai potenziali effetti collaterali.

Effetti indesiderati

Come per tutti i farmaci, anche Norvasc® può avere effetti indesiderati più o meno comuni, come: edemi, disturbi del visus, palpitazioni, vampate di calore, dispnea, dolori addominali, nausea, alterazioni dell’alvo, crampi muscolari, affaticamento e astenia.

Meno comuni: toracoalgia, disturbi della minzione, dermatite, angioedema, pancreatite, gastrite, vomito, secchezza delle fauci, tremori, parestesie, cambiamenti dell’umore, alterazioni glicemiche, reazioni allergiche.

Norvasc® in gravidanza e allattamento

La somministrazione di Norvasc® durante la gravidanza è raccomandata solo se non esiste un’alternativa teraputica più sicura e qualora il disturbo che deve essere trattato comporti rischi importanti per la madre e il feto.

Durante l’allattamento, considerando che amlodipina viene escreta nel latte materno, va valutata attentamente la possibilità di allattare al seno interrompendo la terapia oppure, al contrario, tenendo conto dei benefici dell’allattamento per il neonato e della terapia per la madre.