Focus sulla sanità in Campania a "FarWest"

Scritto il 23/01/2024
da Martina Benedetti

Nel corso della puntata andata in onda lunedì 22 gennaio della trasmissione FarWest (Rai3) si è parlato di sanità. Nell’inchiesta sulla sanità campana emerge una vera e propria guerra tra unità di soccorso, che operano nel privato per “accaparrarsi” pazienti. Sarebbe in corso una vera e propria guerra.

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Il mondo delle ambulanze private era già stato al centro di un’inchiesta di Fanpage del 2021. “Croce nera”.

L'inchiesta evidenzia un sostanziale monopolio esercitato dalla "Croce San Pio", associazione erede della "Croce Cangiani", che all'interno dell'ospedale Cardarelli - l'azienda ospedaliera più grande del Mezzogiorno - si imponeva sulla concorrenza anche con metodi violenti.

Marco Salvati, alla testa di “Croce San Pio”, viene arrestato nell'ottobre 2021 e si trova tuttora in carcere con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Per i magistrati avrebbe pagato una mazzetta al clan Cimmino-Caiazzo del Vomero, ottenendo in cambio sostanzialmente l'appoggio del gruppo criminale che gli avrebbe consentito di imporsi senza problemi sulla concorrenza e di avere, come si legge nell'ordinanza, una posizione dominante e monopolistica presso gli ospedali collinari del territorio cittadino, scoraggiando i concorrenti. Queste le parole emerse dall’inchiesta di Fanpage.

La trasmissione d’inchiesta FarWest documenta che le intimidazioni, ai danni dei mezzi di soccorso, proseguono. Davide Salvati, il figlio di Marco Salvati, prende le distanze dal padre ma è un dato di fatto che esistano, ad oggi, ancora numerose segnalazioni nei suoi confronti. Dopotutto, dove vi è inefficienza dei servizi pubblici si viene a creare l’esigenza di un mercato privato, in alcuni casi poco trasparente se vi è assenza di legalità.

È importante ricordare che la Campania rientra tra le regioni inadempienti, secondo il nuovo sistema di garanzia, per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza. Con lo strumento dei tetti di spesa la regione Campania ha migliorato i propri standard di efficienza del sistema sanitario, ma non ha ancora migliorato i propri parametri di efficacia; sia nel fare ammalare meno i cittadini sia nel rispondere meglio ai loro bisogni di assistenza una volta ammalati.

La Campania, nel riparto del fondo sanitario nazionale, è anche la regione che prende meno rispetto a tutte le regioni italiane e per quanto concerne il personale sanitario è l’ultima in Italia per numero di medici ed infermieri.

A causa di questi disservizi si viene a creare un altro dei fenomeni della nostra penisola: la cosiddetta “migrazione sanitaria”. Cittadini del sud che si curano a nord, nelle regioni “virtuose”.

Questo comporta un fiume di denaro che si sposta (proprio dal sud al nord). Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto raccolgono più del 90% del saldo attivo delle altre regioni. Nelle regioni del sud vi è inoltre uno scoraggiamento generale nei confronti della sanità, non solo specialistica, della propria regione e ci si muove, spesso, anche per l’assistenza di base.