I mestieri della salute, orientamento con i ragazzi del liceo

Scritto il 07/04/2017
da Redazione

“I mestieri della salute” è il titolo del convegno che si è svolto il 6 aprile presso l'aula Magna del Liceo Tommaso Salvini di Roma, organizzato in collaborazione con l'Associazione culturale Idema nell'ambito del progetto “Orientamento in uscita” rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte dell'istituto.

Le professioni sanitarie presentate ai ragazzi del Liceo Salvini di Roma

Un momento della giornata di orientamento sulle professioni sanitarie

L'iniziativa, che ha avuto lo scopo di aiutare i ragazzi nella scelta futura della professione, ha avuto il patrocinio dell'Azienda ospedaliera universitaria Policlinico Umberto I di Roma. Tanti i professionisti della sanità chiamati ad intervenire davanti alla platea degli studenti, tra cui il direttore generale dell'Umberto I, Domenico Alessio, il direttore della Scuola di specializzazione in Chirurgia Maxillofacciale, Valentino Valentini, il Capitano di Vascello medico Capo del servizio sanitario della squadra navale della Marina Militare, Cesare Fanton, il direttore del Servizio Trasfusionale, Gabriella Girelli.

È molto importante dedicare giornate di orientamento come questa rivolte ai ragazzi - ha detto il dirigente dell'istituto, Roberto Gueli, intervistato dall'agenzia Dire - Questi incontri sono poi strettamente collegati ai percorsi che offriamo di alternanza scuola-lavoro.

Avere l'opportunità di conoscere professionisti affermati, che raccontano quello che fanno e soprattutto qual è stato il loro percorso di formazione per accedere alla professione, per i nostri ragazzi è davvero prezioso.

Il Liceo “Salvini” organizza queste attività insieme all'Associzione Idema, che ci dà una grossa mano - ha aggiunto ancora il dirigente scolastico Gueli - ed è molto sensibile a questi temi di formazione dei ragazzi. Credo che il contributo che diamo loro sia di altissimo livello grazie allo spessore dei relatori che ospitiamo.

Quanto sono informati gli studenti sulle professioni sanitarie?

Io sono un'insegnante di scienze - ha risposto all'agenzia Dire Giusi Greco, vicepresidente dell'Associazione culturale Idema - e posso dire che i ragazzi, quando si approccia una didattica legata alla problematizzazione, sicuramente si appassionano a questi temi molto di più. Oggi per esempio abbiamo raccontato loro la storia di ragazzo sordo dalla nascita, che ha subito un intervento per l'impianto della coclea e che quindi ha un microchip nell'orecchio e gli studenti hanno ascoltato con molto interesse.

Ecco perché portiamo i professionisti di settore e di nicchia a scuola, per far capire per esempio ai ragazzi che fare il medico non significa necessariamente fare il chirurgo o il cardiologo, mestieri questi, per carità, validissimi; ma svolgere un'attività in ambito sanitario vuol dire lavorare all'interno di un settore - ha concluso - che deve in qualche interagire anche con tutte le altre parti.

Fonte: DIRE