Il
lavaggio vescicale consiste nell’introduzione in vescica, mediante l’inserimento di un catetere, di soluzione fisiologica o farmaci ad uso topico, a scopo preventivo, diagnostico, terapeutico e riabilitativo, anche se le indicazioni non sono sempre concordi e univoche.
Procedura di lavaggio vescicale
Lavaggio vescicale
La procedura di lavaggio vescicale – di qualunque tipologia si tratti - si intende applicata solo dopo aver identificato il paziente e garantito la privacy e, al termine, è necessario riportala in cartella assieme all’esito. Un’accurata igiene delle mani è da praticare prima durante e dopo le procedure.
Lavaggio vescicale intermittente in paziente con catetere a tre vie Materiale occorrente Piano di appoggio pulito Telino assorbente Ciotola sterile Soluzione fisiologica Siringa conocatetere sterile (50/60 ml) Arcella Guanti non sterili Esecuzione Indossare i guanti non sterili, dopo una corretta igiene delle mani Posizionare il telino assorbente e l’arcella fra le gambe del paziente e in modo che il raccordo tra catetere e la sacca di scarico sia poggiato al suo interno Aprire la confezione della ciotola e, conservandone la sterilità, versare la soluzione fisiologica al suo interno Aprire la siringa e prelevare circa 40-50 ml di soluzione fisiologica (sempre garantendo la sterilità della manovra) Rimuovere il tappo presente sulla via di irrigazione del catetere e collegare la siringa in maniera asettica Lentamente, senza esercitare una forte pressione, iniettare la soluzione fisiologica: se il catetere è ostruito o parzialmente ostruito si può avere un globo vescicale e l’introduzione di ulteriori liquidi in vescica può provocare dolore al paziente Praticare più lavaggi sempre a bassa pressione, finché non si ha lo sblocco del catetere e le urine cominciano a defluire attraverso la via di scarico del catetere Al termine della procedura, chiudere la via di irrigazione con un tappo sterile Nel caso in cui non si riesca a disostruire il catetere è necessario provvedere alla sostituzione. Qualora la disostruzione andasse a buon fine, si può pensare di collegare il catetere ad una cistoclisi (lavaggio vescicale continuo), soprattutto in pazienti sottoposti a chirurgia della vescica o della prostata, al fine di prevenire l’ostruzione da parte di coaguli.
Il lavaggio continuo , ad una certa pressione, può avere anche un effetto emostatico, che favorisce la cicatrizzazione dei tessuti. Questa procedura viene utilizzata anche per instillare farmaci direttamente in vescica (chemioterapici , terapia delle cistiti recidivanti, ecc.)
Lavaggio vescicale intermittente in paziente con catetere a due vie Oltre al materiale soprariportato, serve clorexidina al 2%: pulire il raccordo tra catetere e sacca di drenaggio, disconnettere e inserire la parte terminale della sacca su un tampone imbevuto di clorexidina o all’interno di garze pulite.
Connettere poi la siringa da 50 ml e, lentamente, introdurre soluzione fisiologica e poi aspirare per cercare di rimuovere i coaguli. Svuotare la siringa dopo ogni aspirazione in una ciotola non sterile.
Una volta risolta l’ostruzione, riconnettere la sacca al catetere e controllare la fuoriuscita di urina. Va considerata comunque l’ipotesi di sostituire il catetere , anche se la procedura è andata a buon fine e la disostruzione è riuscita.
Lavaggio vescicale continuo (cistoclici o irrigazione vescicale) in paziente con catetere a tre vie Materiale occorrente Piano di appoggio pulito Telino assorbente Sacca di fisiologica specifica per cistoclisi Deflussore specifico Asta da fleboclisi Guanti non sterili Esecuzione Effettuare una corretta igiene delle mani Aprire la confezione del deflussore e chiudere tutti i morsetti. Fare attenzione a non rimuovere il beccuccio sul raccordo per mantenerne la sterilità Predisporre la sacca di soluzione fisiologica su un piano di appoggio e, una volta rimosso l’involucro protettivo esterno, raccordare il deflussore alla sacca. Essendo sacche molto pesanti e ingombranti, è opportuno effettuare la manovra di inserimento del deflussore mantenendole appoggiate su un piano, al fine di evitare una rottura accidentale Appendere la sacca all’asta da fleboclisi e riempire il circuito per permettere all’aria di fuoriuscire completamente Indossare i guanti non sterili Scoprire il paziente e posizionare il telino assorbente sotto il raccordo tra catetere e sacca di scarico, al fine di salvaguardare la biancheria del letto del paziente Rimuovere il tappo presente sulla via d’infusione del catetere e raccordare in modo asettico il deflussore Aprire i morsetti del deflussore e regolare il flusso in base alla prescrizione Verificare la fuoriuscita di urina nella sacca di raccolta e controllare che la quantità sia pari a quella immessa con il lavaggio Bibliografia e sitografia L’occlusione del catetere vescicale da coaguli: prevenzione e trattamento, www.nursingtime.org - giugno 2014 ACI – Urology network – nursing Bladder irrigation guidelines, june 2012 NHS – Bristol Urological Institute: Bladder Washout SOP NHS – Southern Health: Urinary catheter care guidelines version 4, september 2017 Royal College of Nursing: Catheter Care – RCN Guidance for Health Care Professionals, Febbruary 2019