Revisione dell’applicazione della tecnica asettica
Il Decreto obbliga i produttori a seguire un sistema di autorizzazione diverso per l’immissione in commercio, trasformando gli antisettici attualmente registrati come “presidi medico chirurgici” in “specialità medicinali”.
Questo comporterà per il produttore cambiamenti nelle regole per l’acquisto dei principi attivi, le modalità di produzione e la valutazione dell’efficacia. In sostanza, come utilizzatori, avremo prodotti migliori, sottoposti ad un controllo di qualità più rigoroso rispetto a quanto previsto per gli antisettici che stiamo attualmente utilizzando.
La qualità dell’antisettico è cruciale per garantire una corretta tecnica asettica. Mentre attendiamo di rifornire i nostri scaffali con i nuovi prodotti, potremmo considerare una revisione dell’applicazione della tecnica asettica.
Questo ci permetterebbe di non “trascurare”, forse, aspetti essenziali per la riduzione del rischio infettivo.
Infine, è importante capire se le risposte a queste domande fanno parte di una procedura aziendale specifica o sono affidate alla competenza e abilità del singolo professionista. La qualità della tecnica asettica si misura anche da questa ultima condizione.
Spesso vengono date indicazioni nelle procedure di effettuare quella specifica manovra (es. prelievo di sangue o medicazione di una ferita) con tecnica asettica senza che venga definito “a priori” uno standard al quale il professionista nel proprio contesto lavorativo debba far riferimento.
Invece, si affida alla formazione e alle competenze del singolo professionista l’esito della tecnica asettica creando condizioni di “variabilità” nella tecnica stessa. Vediamo di argomentare, sia pur brevemente, le domande chiave che devono guidarci nella valutazione complessiva della nostra pratica e soprattutto per lo sviluppo di una procedura specifica sulla tecnica asettica.
Stiamo utilizzando i principi attivi adatti a quella manovra invasiva?
Sono quattro i principi attivi maggiormente utilizzati come antisettici prima di una manovra invasiva:
- clorexidina
- iodopovidone
- alcool
- sodio ipoclorito
Sono da preferire le soluzioni alcoliche a base di clorexidina o iodopovidone rispetto alle soluzioni acquose. Le soluzioni alcoliche hanno il vantaggio di un’azione disinfettante molto più rapida in relazione all’evaporazione del prodotto. Le soluzioni a base di clorexidina devono avere una concentrazione compresa tra 0,5%-2% e sono da preferire per l’azione di residua della clorexidina sulla cute.
Rispettiamo la sterilità dei nostri dispositivi medici?
La pratica invasiva richiede l’utilizzo di dispositivi medici sterili. Alcune parti di questi dispositivi, quelle che entreranno in contatto con i tessuti sterili del corpo umano (ad esempio, il sangue), devono rimanere sterili per prevenire soprattutto la trasmissione esogena dei microrganismi.
L’approccio standardizzato alla tecnica asettica, noto come “Aseptic Non Touch Technique”, tiene conto di questi aspetti per garantire la massima sicurezza durante le procedure invasive.
Preveniamo la trasmissione intraluminale o extraluminale dei microrganismi durante la gestione di dispositivi medici cavi?
L’ingresso dei microrganismi attraverso un dispositivo medico cavo può avvenire attraverso le superfici intraluminale o extraluminale del dispositivo stesso:
- Via intraluminale: questa via si verifica all’interno del lume del dispositivo. Ad esempio, durante la disconnessione del sistema come la sostituzione di un deflussore o il prelievo di sangue. Per prevenire l’ingresso di microrganismi attraverso questa via, è importante rispettare l’asepsi. Inoltre, una corretta tecnica di antisepsi è essenziale. Questo include la disinfezione nel punto di connessione del dispositivo. La scelta di un sistema di disinfezione per il punto di connessione è altrettanto importante
- Via extraluminale: questa via si verifica al di fuori del lume del dispositivo. Ad esempio, quando si gestisce il punto di emergenza del dispositivo durante un cambio di medicazione. Anche in questo caso, l’asepsi e la corretta tecnica di antisepsi sono fondamentali. Assicurarsi che la medicazione del punto di emergenza sia adeguata per prevenire l’ingresso di microrganismi