Vedo, riconosco, chiamo” è lo slogan scelto per la campagna di informazione e sensibilizzazione sull'ictus della Regione Emilia-Romagna. Protagonista del video e testimonial della campagna è Giuseppe Giacobazzi: Quello che mi ha entusiasmato di più - ha dichiarato l'attore - è che il video invita a riconoscere i primi segni dell’ictus negli altri: ormai, con i nostri cellulari, siamo isolati dal resto del mondo, non facciamo più attenzione a chi ci sta vicino. Invece, guardando in faccia le altre persone, si può dare una mano davvero importante.

Contro l'ictus insieme a Giacobazzi: ecco come riconoscere i sintomi

Ogni due secondi, nel mondo, qualcuno viene colpito da ictus. Può succedere ovunque, anche nella quiete degli spazi lettura della Biblioteca Sala Borsa, in piazza Maggiore a Bologna, dove il comico e attore Giuseppe Giacobazzi - in una situazione ai confini tra sogno e realtà - interviene e allerta prontamente il 118 per tre casi di ictus, che si verificano uno dopo l’altro.

“Vedo, riconosco, chiamo” lo slogan scelto, con un obiettivo preciso: spingere le persone a individuare in modo precoce e tempestivo i sintomi dell’ictus cerebrale, per poter chiamare al più presto i soccorsi. Perché, in questo caso, anche qualche minuto in meno può fare la differenza.

Parliamo di una patologia che, nel 2017, ha visto in Emilia-Romagna 6.800 pazienti con ictus ischemico - erano 7.000 nel 2015 e nel 2016 - ricoverati nelle strutture delle Aziende sanitarie regionali.

La stragrande maggioranza - come si legge sul sito della Regione - è sopravvissuta, mentre il 9% circa (più di 600) è deceduto nei trenta giorni dall’evento acuto; una percentuale che si mantiene comunque contenuta, grazie al ricovero nelle Stroke Unit (Centri urgenza ictus) e al trattamento in Riabilitazione intensiva.

Con la campagna che presentiamo oggi, in occasione della Giornata mondiale della lotta all’ictus ci auguriamo che si diffonda nella popolazione più consapevolezza sui sintomi ‘premonitori’ di questa patologia, così da incentivare un maggior ricorso al 118 e consentire, a chi interviene, un’assistenza tempestiva e adeguata.

In Emilia-Romagna disponiamo di una rete d’eccellenza per il trattamento dell’ictus, grazie alle strutture e al personale che vi lavora: fondamentale è potervi accedere in tempi rapidissimi. È altrettanto importante che le persone sappiano quali sono i fattori di rischio e quali stili di vita possono aiutare ad evitarlo, perché la prevenzione riveste sempre un ruolo fondamentale quando parliamo di salute.