Sostenere la ricerca, per un domani sempre più libero dal cancro
Scopo ultimo dell'iniziativa è quello di costrure insieme, grazie alla partecipazione collettiva della comunità civile e scientifica, un domani sempre più libero dal cancro. Ci sono nuove frontiere da scoprire per fare in modo di arrivare alla cura del cancro attraverso la migliore ricerca possibile.
Occorre rinnovare ogni anno la forza per raggiungere tale obiettivo, ricordando che le cure di oggi sono il frutto della ricerca di ieri. La stessa sinergia di intenti permetterà alla ricerca di oggi di essere la cura di domani trovando le terapie più efficaci.
Sottolineando che le attuali terapie oncologiche sono possibili solo grazie ad anni di lavoro da parte dei ricercatori di tutto il mondo, AIRC auspica che anche nel 2023 le donazioni dei sostenitori, che nel corso degli anni hanno permesso di raccogliere oltre 139 milioni di euro, saranno generose.
Saranno raccolte per otto giorni, dal 5 al 12 novembre, attraverso un'intensa campagna di sensibilizzazione e comunicazione durante trasmissioni televisive e radiofoniche, sulle testate giornalistiche e sui canali digitali, sui media, nell scuole superiori e negli stadi di calcio della Serie A e della Nazionale. È stato attivato un numero solidale (45521) sui principali gestori di telefonia fissa e mobile. Si può donare anche chiamando il numero verde 800.350.350.
Sabato 11 novembre saranno distribuiti su duemila piazze delle città italiane i cioccolatini della ricerca, grazie alla collaborazione dei 17 Comitati Regionali della Fondazione. I cioccolatini, al prezzo di 13 euro e disponibili per tutto il mese di novembre anche presso le filiali Banco BPM che è partner istituzionale di AIRC, saranno accompagnati da una guida, illustrata con quattro fumetti sulla salute, contenente un approffondimento sulle cure per il tumore del colon-retto.
AIRC sarà presente in 90 scuole di I e II grado portandovi un ricercatore che racconterà la propria esperienza professionale per avvicinare i giovani alla bellezza della scienza. Per sostenere i giovani talenti della scienza i campioni del calcio scenderanno in campo al fianco di AIRC, in collaborazione con i medici sportivi, per invitare i propri tifosi a segnare un goal per la ricerca. I calciatori della Nazionale aderiranno all'iniziativa in occasione della partita amichevole con la Macedonia del Nord.
Sull'iniziativa si è espresso lo scorso 30 ottobre al Palazzo del Quirinale anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, premiando una rappresentanza del mondo scientifico nel corso della cerimonia di apertura dei Giorni della Ricerca che si concluderanno il 12 novenbre con un concerto a Perugia.
La ricerca è garanzia di futuro e ha valore sociale. La battaglia contro il cancro è una grande impresa collettiva che richiede impegno, collaborazione, sostegno reciproco, fiducia
, ha dichiarato il Presidente Mattarella.
Curare, sperimentare, fare ricerca, promuovere la produzione di nuove terapie e di nuovi farmaci è ciò che di prezioso fanno ogni giorno migliaia di operatori
. Il capo dello Stato ha inoltre ricordato che negli ultimi decenni sono stati fatti passi da gigante nella cura del cancro, un tempo considerato una malattia incurabile, e che è mutata profondamente la coscienza non solo dei medici ma anche dei pazienti e delle loro famiglie sull'importanza della ricerca.
La ricerca è stata il motore primo del progresso dell'umanità. Per sconfiggere il cancro bisogna puntare sulla ricerca medica e scientifica. Questa prospettiva duplice, che ha permesso all'Italia di andare molto avanti sul fronte di questa sfida, ha creato progressivamente consapevolezza, partecipazione e cultura
, ha sottolineato il Presidente della Repubblica.
Ricordando che tutte le forze sociali devono concorrere a sostenere i giovani ricercatori e a consentire loro di esprimere anche in Italia il proprio talento, Sergio Mattarella ha concluso il suo intervento ribadendo che la collaborazione nella ricerca non deve essere fermata o rallentata dalle guerre e dalle tensioni geopolitiche attuali.
La collaborazione tra scienziati sui grandi obiettivi comuni dell'umanità, come la cura del cancro e di altre malattie emergenti ed improvvise come ci ha insegnato la pandemia di Covid-19, può produrre anticorpi anche contro l'espansione dei conflitti. La salvaguardia delle vite e la loro cura – ha concluso Mattarella – deve essere la principale preoccupazione dell'umanità, segnata da un destino comune
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