Fino a cinque anni di carcere e multe fino a 10.000 euro per chi danneggia le strutture sanitarie. Il Governo ha introdotto anche l'arresto obbligatorio in differita per aggressioni ai danni del personale e nuove linee guida per la videosorveglianza. Queste misure, annunciate dal ministro Schillaci, mirano a combattere le aggressioni nel settore sanitario e sono state formalizzate in un decreto che è stato approvato oggi dal Consiglio dei Ministri.
Mangiacavalli: “Bene DL anti-violenze, risposta che infermieri attendevano”
Le principali disposizioni prevedono pene più severe per i danneggiamenti alle strutture sanitarie e socio-sanitarie, con punizioni che variano da uno a cinque anni di reclusione e una multa di 10.000 euro. In caso di danneggiamenti commessi da più persone, la pena sarà aumentata. Inoltre, è previsto l’arresto in differita per le aggressioni al personale sanitario. Saranno adottate misure di videosorveglianza potenziate, con linee guida elaborate dal Ministero della Salute in collaborazione con il Ministero dell’Interno.
Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione in Consiglio dei ministri del decreto legge per contrastare le violenze nei confronti dei professionisti sanitari. Le misure approvate, come l’arresto in flagranza di reato anche differito e pene più pesanti per chi provoca danneggiamenti, sono ciò che attendevano gli infermieri. Lo dichiara Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI).
Mangiacavalli sottolinea che le ultime rilevazioni della Federazione e dell’Osservatorio sulle violenze del Ministero della Salute evidenziano oltre 130.000 professionisti aggrediti fisicamente o verbalmente ogni anno. “Ringraziamo il ministro Schillaci. Niente può e deve giustificare reazioni violente, che diventano poi azioni ancora più inaccettabili quanto vengono perpetrate nei confronti di chi lavora per curare e assistere chi è in difficoltà”, ha aggiunto.
Dopo l’approvazione di questo decreto-legge, Mangiacavalli evidenzia l’importanza di costruire un percorso di sensibilizzazione dei cittadini riguardo al corretto utilizzo delle strutture e dei servizi del Servizio sanitario nazionale.