Il provvedimento prevede, con un pacchetto di misure da 17 miliardi, una serie di interventi a favore di famiglie e imprese. In particolare, aumenta il taglio (al 2%) del cuneo fiscale per redditi fino a 35mila euro e arriva la rivalutazione delle pensioni. E ancora, è previsto un bonus di 200 euro anche ad altri 300mila lavoratori (compresi dottorandi e assegnisti di ricerca). A settembre il testo approderà in Parlamento. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi: Un altro provvedimento di sostegno per le famiglie, di protezione per quelle più vulnerabili, di aiuti alle imprese, di proporzioni straordinarie.

Firmato dal presidente della Repubblica il Decreto Aiuti bis

È stato firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Dl Aiuti bis con misure urgenti di supporto economico ai lavoratori e alle imprese per contrastare il caro vita (Decreto legge n. 115 del 9 agosto 2022: “Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali”). Nel testo, la misura di rilievo per i lavoratori dipendenti è rappresentata dal taglio del cuneo fiscale a partire dal mese di luglio, fino a dicembre 2022.

Riduzione del cuneo fiscale e rivalutazione delle pensioni

Dall’iniziale 1%, il taglio del cuneo fiscale per tutti i dipendenti che guadagnano meno di 35mila euro lordi l’anno – retribuzioni imponibili lorde non superiori a 2.692 euro mensili – è approdato all’1,2%, in aggiunta allo sgravio contributivo dello 0,8% stabilito da gennaio e oggi in vigore (congiuntamente sia alla riduzione dell’Irpef sia all’assegno unico per i figli).

E ancora, è previsto anche un bonus di 200 euro anche ad altri 300mila lavoratori, inclusi dottorandi ed assegnisti di ricerca. Oltre a chi non lo ha percepito poiché coperto da contributi figurativi Inps (circa 40mila persone), ai pensionati con decorrenza entro il primo luglio (50mila persone) e ai collaboratori sportivi gravemente colpiti dalle crisi pandemica ed energetica (195.179, di cui circa 47mila potrebbero ricevere direttamente dell’Istituto nazionale di previdenza sociale il bonus, in quanto rientranti in una delle altre fattispecie previste dalla normativa emergenziale), la norma aggiunge dottorandi e assegnisti di ricerca con contratti attivi e iscritti alla Gestione separata (56mila). La misura vale circa 60 milioni di euro.

Taglio del cuneo fiscale, a chi spetta e quanto

Il taglio del cuneo fiscale comporterà circa 18-20 euro in più al mese per chi si trova nella fascia più alta della platea dei beneficiari, ovvero chi percepisce uno stipendio di circa 1.600 euro netti al mese. L’importo, va da sé, risulterà inferiore per chi ha redditi più bassi: chi guadagna 1.000 euro al mese, vedrà un aumento medio di circa 10 euro. Estendendo il calcolo ai sei mesi in cui la misura sarà in vigore (retroattiva per il mese di luglio e fino a dicembre 2022) i lavoratori dipendenti dovrebbero percepire circa 100 euro lordi in più in busta paga.

A seguire, alcuni esempi chiarificatori, che includono esclusivamente la già citata misura dell’1,2%:

  • Per chi percepisce 1.000 euro: l’incremento mensile sarà di 12 euro, quello semestrale di 64 euro
  • Per chi percepisce 1.500 euro: l’incremento mensile sarà di 18 euro, quello semestrale di 108 euro
  • Per chi percepisce 2.000 euro: l’incremento mensile sarà di 24 euro, quello semestrale di 144 euro
  • Per chi percepisce 2.692 euro: l’incremento mensile sarà di 32,30 euro, quello semestrale di 193,8 euro

Le altre misure sociali del Dl Aiuti bis

Come anticipato, il Decreto Aiuti bis prevede ancora l’estensione del bonus 200 euro ai lavoratori attualmente non coperti da questo contributo contro i rincari. Ai lavoratori dipendenti che nel primo semestre del 2022 non hanno beneficiato dell’indennità di 200 euro, sarà assegnata in modo automatico l’indennità attraverso i datori di lavoro. Il bonus sarà incluso nella retribuzione versata nel mese di ottobre.

E ancora, il Decreto legge Aiuti bis prevede:

  • L’incremento di 100 milioni del Fondo per il sostegno agli autonomi ovvero il bonus 200 euro, tra l'altro ancora in standby per assenza del decreto attuativo. I maggiori fondi dovrebbero ampliare la platea dei beneficiari (ricordiamo che si tratta di professionisti iscritti alla gestione separata Inps e alle Casse private
  • L’abbattimento degli oneri di sistema sulle bollette per l’intero anno in corso
  • Il taglio delle accise sui carburanti fino al 20 settembre 2022
  • La riduzione dell’iva sul gas metano per ogni utilizzo nel quarto trimestre 2022
  • Il potenziamento del bonus sociale elettrico e gas nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022, con sospensione delle possibilità di modifica unilaterale dei contratti di fornitura di elettricità e gas
  • Lo stanziamento di 400 milioni a favore degli enti territoriali, nella forma di contributi straordinari nonché per la ricostruzione post sisma in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto
  • La proroga al 2023 della sospensione del rimborso delle anticipazioni di liquidità in favore delle Regioni a seguito del sisma del 2016.

Bisogna ricordare che a settembre il testo approderà in Parlamento. Dopo l’avvenuta crisi di governo, i partiti si sono impegnati a non presentare emendamenti al fine di assicurare una conversione veloce e tenere i nuovi aiuti al riparo dalla tumultuosa campagna elettorale già, di fatto, in corso. Si vedrà alla riapertura delle Camere.