Segni e sintomi di pneumopericardio
Lo pneumopericardio si configura come un evento raro, ma critico, che si manifesta frequentemente nei neonati sottoposti a ventilazione con pressione positiva, mentre nell’adulto può verificarsi a seguito di procedure invasive, traumi toracici penetranti, traumi toracici chiusi oppure a causa di eventi spontanei, crisi asmatiche o secondariamente a processi infettivi sottostanti.
Se non trattato adeguatamente può creare gravi complicanze come il tamponamento cardiaco con instabilità emodinamica e successivo decesso del soggetto.
Diagnosi di pneumopericardio
Per poter fare diagnosi di pneumopericardio è necessario un attento esame obiettivo ed anamnesi del soggetto, con l’ausilio di esami strumentali, quali: ecografia, specificatamente ecocardio ed eco toracica, radiografia toracica o meglio tomografia computerizzata che possa evidenziare in modo chiaro lo scollamento pericardico dal viscere pericardico.
Esecuzione di elettrocardiogramma per rilevare danni alterazioni compatibili con la clinica del paziente (la modifica che ci possiamo aspettare è un’alterazione del tratto ST).
Come si tratta lo pneumopericardio
Lo pneumopericardio solitamente è autolimitante e si risolve spontaneamente; qualora così non fosse, il trattamento prevede il posizionamento di un ago per drenare l’aria presente nel pericardio (pericardiocentesi), oppure nel posizionamento di un drenaggio toracico in caso di pneumotorace associato, considerando che nella maggior parte dei casi lo pneumopericardio è causato da aria proveniente da strutture adiacenti.