Il Tar di Bologna ha respinto la richiesta di sospensione cautelare delle delibere di nomina dei direttori assistenziali dei Policlinici di Modena e Bologna. Il ricorso era stato avanzato da Cimo (che aveva definito una questione di poltronificio clientelare la creazione di questa figura all’interno della direzione strategica aziendale) e A.N.M.D.O.

Respinto ricorso che intendeva bloccare nomine Direttori assistenziali

La legge regionale che istituisce la figura del Direttore Assistenziale ha fatto discutere fin dalle prime fasi di stesura.

Se Opi, Tsrm-Pstrp e sindacati del settore avevano plaudito all’iniziativa dell’assessore Donini, rimane irrisolta l’ostilità di parte della categoria dei medici. È una proposta volta alla creazione di nuove poltrone ad elevato costo, senza benefici tangibili - aveva commentato la Federazione dei medici Cimo-Fesmed, manifestando la propria contrarietà alla nascita di questa figura all’interno della direzione strategica aziendale -. Un’iniziativa inaccettabile e autoritaria.

Tanto che, insieme all'Associazione Nazionale Medici Direzioni Ospedaliere (Anmdo), Cimo ha presentato al Tar la richiesta di sospensione cautelare delle delibere di nomina dei direttori assistenziali dei Policlinici di Modena e Bologna, rispettivamente Anna Rita Garzia (infermiera) e Stefano Durante (tecnico di radiologia medica).

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l'Emilia-Romagna, rilevato che non sussiste un pregiudizio grave ed irreparabile dalla nomina dei direttori Assistenziali da parte delle due Azienda Ospedaliere Universitarie intimate in quanto gli atti impugnati non incidono né sugli interessi propri delle Associazioni ricorrente né sulle prerogative negoziale delle associazioni sindacali dei medici, né risulta evidenziata alcuna specifica e concreta incidenza sulle attribuzioni proprie del personale medico - anche dirigenziale, soltanto genericamente indicate, con l'ordinanza n.98/2024 pubblicata il 14/03/2024, ha respinto l'istanza cautelare.