È necessario che al più presto si affronti seriamente la situazione della carenza infermieristica senza ricercare alchimie o scorciatoie rispetto ad un fenomeno divenuto ormai strutturale. È quanto ha messo nero su bianco la Società Italiana per la Direzione e il Management delle Professioni Infermieristiche (SIDMI) in un documento di analisi della situazione in cui versa la categoria. Insomma, servono veri investimenti sugli infermieri e servono subito. Snodo centrale, secondo i Direttori delle Direzioni delle Professioni Sanitarie?
La riforma del percorso formativo degli Infermieri, che considerano
una delle priorità strategiche per la sostenibilità del SSN.
SIDMI: Senza infermieri non c’è salute, soluzioni efficaci urgenti
Affrontare (davvero) la questione infermieristica: se non ora, quando? Per la SIDMI non c’è più tempo da perdere e per questo sollecita tutte le Istituzioni a diversi livelli a farsene carico con scelte coraggiose e soluzioni prontamente efficaci
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Mediante un’articolata analisi della situazione infermieristica – spaziando da alcuni dati sui cambiamenti socio-demografici della popolazione fino a quelli della popolazione infermieristica e quelli attesi dal riordino del sistema sanitario nazionale, al netto dei vincoli normativi – la Società Italiana per la Direzione e il Management delle Professioni Infermieristiche esprime tutta la propria preoccupazione per la carenza di infermieri, per la scarsa attrattività che la professione sta attraversando e per il crescente fenomeno di abbandono.
I Direttori delle Direzioni delle Professioni Sanitarie - si legge nella nota - sono consapevoli che per assistere la popolazione che invecchia occorrere mettere in campo quanto previsto dal DM 77/22 e del PNRR, ma le strutture e la tecnologia non bastano. Occorrono infermieri poiché senza infermieri non ci può essere né assistenza e né salute23. Al contrario, da quanto fatto finora, sembra che non vogliamo gli Infermieri e non li vogliamo valorizzare
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Ma davvero possiamo accettare di perdere o sostituire gli infermieri?
È questa la domanda che fa da perno a tutte le riflessioni messe nero su bianco da SIDMI, che sottolinea la necessità di affrontare seriamente la situazione della carenza infermieristica senza ricercare alchimie o scorciatoie rispetto ad un fenomeno divenuto ormai strutturale. Molto spesso è nei momenti di maggior difficoltà che si riescono a trovare soluzioni diverse, spesso innovative, anche attraverso l’adozione di nuovi modelli organizzativi e/o assistenziali
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Presidente e Direttivo SIDMI, dunque, considerano che la riforma del percorso formativo degli infermieri sia ormai una delle priorità strategiche per la sostenibilità del SSN. La formazione infermieristica universitaria di base e post base - sottolineano - deve tener conto delle innovazioni (sia in campo tecnologico che biomedico) e delle nuove esigenze organizzative del Sistema sanitario, ma anche delle aspettative dei giovani delle nuove generazioni supportando lo sviluppo professionale di carriera dei futuri Professionisti Infermieri
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Occorre altresì valutare il tema della formazione avanzata in ambito clinico da associare a quella manageriale per rafforzare i profili di leadership nel middle management e riservare percorsi di alta specializzazione per i ruoli direttivi. Gli sviluppi manageriali della Professione Infermieristica accompagnati da quelli disciplinari sono fondamentali per tenuta del sistema sanitario
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Su questa scia i Dirigenti delle Professioni Sanitarie - che ribadiscono il loro impegno ai vari livelli per trovare soluzioni strutturali, efficaci e urgenti per supportare lo sviluppo della professione
- ritengono che per affrontare questa grande sfida sia strategico l’intervento proattivo e partecipato di tutte le Istituzioni, del mondo politico, della Sanità e di una forte Leadership organizzativa e professionale, capace di orientare le scelte e determinare i cambiamenti: dalla Direzione delle Professioni Infermieristiche, ai coordinatori, ai singoli professionisti Infermieri
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