Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche: -8,7%
Tali corsi, attivati per la prima volta 21 anni fa (2004), hanno lo scopo di formare i Dirigenti delle Professioni Sanitarie nonché i Direttori e i Docenti per i Corsi di laurea Triennale e Magistrale. In 18 anni, sino al 2022, ne sono stati formati circa 33mila, con una media annuale di 1833, di cui circa la metà, 900, per la classe infermieristica ed ostetrica.
I corsi per le classi magistrali hanno messo a disposizione sinora quasi 50 mila posti (49469), con una media di 2356 posti/anno, ma tali numeri risultano tuttavia inferiori rispetto alle richieste delle Regioni che ne chiedevano complessivamente 70246 (-29,6%).
Il numero messo a bando nel 2024, pur essendo aumentato, risulta comunque insufficiente rispetto all'incremento del fabbisogno indicato dalla Conferenza Stato-Regioni e nettamente inferiore alle attuali domande di iscrizione.
Dal rapporto presentato da Mastrillo risulta che i professionisti sanitari che hanno presentato domanda di ammissione sono stati 13957 per 3940 posti a bando, la maggioranza dei quali, circa il 54%, riservati ad Infermieristica ed Ostetricia.
Sebbene i posti a bando siano aumentati del 6,5%, dai dati emerge che c'è stato mediamente un calo significativo del 9,7% rispetto alle 15461 domande presentate l'anno scorso, in linea con il calo del 3,7% registrato anche dalla Lauree Triennali. Si è registrata quindi una diversa tendenza rispetto al 2023 quando le domande erano aumentate considerevolmente del 6,3% rispetto al 2022.
Analizzando dettagliatamente le varie classi di laurea magistrale, si rileva che la classe di Infermieristica-Ostetrica, ha registrato un calo del 8,7% leggermente superiore al calo della classe Tecnico Assistenziale (-7,1%).
La classe che ha riportato il calo più pesante è quella della Prevenzione (-22,9%), seguita dalla classe di Riabilitazione ( -20,9%). Soltanto la classe Tecnico Diagnostica ha registrato un trend positivo (+14,4%), per effetto di 2 nuovi Corsi presso le Università di Catanzaro e Cagliari.
Prendendo in considerazione la specifica situazione nelle varie università, appare evidente un consistente aumento delle domande in Molise (+87,2%) e in Sardegna (+47%), seguite da Friuli Venezia-Giulia (+16,1%), Umbria (+15,7%) e Campania (+3,5%). A differenza di queste cinque Regioni, le altre dodici hanno tutte un trend fortemente negativo, con il dato peggiore riportato dalla Liguria (-32,4%), dalle Marche (-31,9%), dalla Puglia (-22,8%), dal Veneto (-19,1%), dalla Sicilia (-18,9%) e dall' Abruzzo (-18,4%), seguiti dalla Toscana (-16,4%), dall'Emilia Romagna (-16%), dalla Lombardia (-14,2%), dalla Calabria (-7,3%), dal Piemonte (-7,1%). La regione con un calo minore è il Lazio, soltanto -6,2%.
Regione | Variazione Percentuale (%) |
Molise | 87.2 |
Sardegna | 47.0 |
Friuli Venezia-Giulia | 16.1 |
Umbria | 15.7 |
Campania | 3.5 |
Liguria | -32.4 |
Marche | -31.9 |
Puglia | -22.8 |
Veneto | -19.1 |
Sicilia | -18.9 |
Abruzzo | -18.4 |
Toscana | -16.4 |
Emilia Romagna | -16.0 |
Lombardia | -14.2 |
Calabria | -7.3 |
Piemonte | -7.1 |
Lazio | -6.2 |