I contratti trimestrali, in scadenza a novembre, degli operatori sociosanitari e degli infermieri dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia saranno rinnovati fino al 31 dicembre per garantire la continuità assistenziale negli ospedali, in modo tale da avere il tempo di indire un tavolo tecnico e capire come intervenire. Così il Nursind territoriale annunciando la misura che riguarda 72 unità di personale sanitario che rischiavano di non vedersi rinnovato il rapporto di lavoro in quanto considerate “in esubero”, nonostante le aziende sanitarie vibonesi siano in sofferenza per la mancanza di organico e la difficoltà di reclutare personale e in affanno nel garantire l'erogazione delle prestazioni assistenziali.

Sindacati: obiettivo stabilizzazione precari e azzeramento esuberi

Il rinnovo, sul quale i sindacati esprimono una moderata soddisfazione, è stato concordato il 4 novembre nel tavolo di confronto tra i vertici aziendali, i rappresentanti sindacali (Cgil, Cisl Fp, Uil Fp, Nursing Up, Nursind, Fials), il prefetto, il dirigente del Dipartimento Salute e Welfare regionale e il Presidente della Regione Calabria, nonché commissario alla sanità.

Abbiamo individuato una serie di azioni per dare continuità ai servizi e serenità agli operatori sanitari, ha assicurato il Governatore Occhiuto rassicurando le parti al termine dell'incontro durante il quale si è stabilito anche di procedere all'elaborazione di Piani di sviluppo aziendale, finalizzati a garantire la permanenza in servizio dei dipendenti precari ed azzerare gli esuberi rilevati dalla Regione.

Tali misure, per le quali sono già iniziate le interlocuzioni tra l'Asp di Vibo e la Regione Calabria, si rendono necessarie per cercare di risolvere una situazione paradossale nel sistema sanitario regionale che secondo il presidente Occhiuto è alimentata dal fenomeno degli infermieri “inidonei” che dalle corsie ospedaliere sono stati trasferiti negli uffici amministrativi.

Non sono casi isolati. Si tratta di situazioni che interessano una parte consistente dell'organico – precisa -. Così, di fatto, si bloccano le assunzioni e si arriva agli esuberi, spiega.

Il tavolo è stato costruttivo in quanto si è dato impulso ad una programmazione a lungo termine, soprattutto per il personale assunto durante il periodo della pandemia, commenta il Nursind facendo sapere che l'intenzione è quella di lavorare sulla stabilizzazione dei lavoratori precari che hanno almeno 36 mesi di servizio.