Mentre al Nord si cerca di tamponare la crisi di infermieri assumendo dall'India, in Puglia ci sono centinaia di giovani professionisti infermieri pronti a garantire quel cambio di passo necessario al Sistema sanitario regionale pugliese. Invece li doniamo altrove, un vero e proprio paradosso. Così il Presidente dell'Ordine degli infermieri di Taranto, Pierpaolo Volpe, in un comunicato stampa esprimendo disappunto e preoccupazione per la misura varata dal Governo volta ad arginare la carenza di personale infermieristico in Italia e denunciando altresì la prossima ennesima fuga di professionalità meridionali verso il settentrione a causa del blocco regionale delle assunzioni.

Al Nord assumono infermieri indiani, in Puglia migliaia cercano impiego

Pierpaolo Volpe, presidente Opi di Taranto

La Puglia rappresenta oggi una delle Regioni che garantisce la migliore qualità formativa per le Professioni sanitarie, come si evidenzia dal fatto che i professionisti pugliesi colonizzano le strutture sanitarie del Nord e del Centro, persino degli altri Paesi europei dove migrano attratti da retribuzioni nettamente più alte di quelle italiane, continua Volpe.

Nelle prossime settimane si laureeranno circa 75 infermieri presso il polo universitario di Taranto ma molti di questi hanno già le valigie pronte per le città del Nord, sebbene il neo-assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, abbia annunciato circa 1000 assunzioni, spiega esortando a fare presto con le procedure concorsuali così da riuscire a trattenere in regione i nuovi professionisti.

Il Piano di Fabbisogno aggiornato prevede infatti un migliaio di infermieri da destinare non solo alle strutture ospedaliere ma anche, come infermieri di Famiglia e Comunità, alle Centrali Operative Territoriali (COT) e agli Ospedali di Comunità, in ottemperanza a quanto predisposto dal Pnrr.

Sarà varato anche un Piano straordinario di assunzioni per il nuovo ospedale San Cataldo che ospiterà 723 posti letto, annuncia chiedendo alla Direzione strategica dell'Asl di Taranto di rendere strutturale il confronto con l'Ordine, come Ente sussidiario dello Stato.

Si tratta di un ospedale che rappresenta una grande opportunità in termini di sviluppo del territorio e di attrattività della sanità tarantina, precisa mettendosi a disposizione dell'Asl e dell'Assessorato regionale per garantire appieno i bisogni di salute della popolazione attraverso i propri qualificati infermieri.

Per questo è necessario fare presto assumendo infermieri attraverso graduatorie disponibili e attraverso l'indizione di una nuova procedura concorsuale a carattere regionale che sarà gestita per tutte le Aziende sanitarie dalla Asl di Bari.

Il presidente dell'Opi tarantino ritiene inoltre che sia necessario procedere anche all'assunzione di personale di supporto, considerando che gli operatori socio sanitari sono figure indispensabili per consentire agli infermieri di svolgere le attività previste dal proprio profilo professionale.

Il nuovo Piano assunzionale prevede l'assunzione di circa 300 Oss in tutta la Puglia – illustra -. Si tratta tuttavia di numeri estremamente risicati e non in linea con le reali esigenze delle strutture sanitarie, avverte.

Sulla questione degli infermieri in arrivo dall'India, Volpe si dice seriamente preoccupato, anche per l'immunità disciplinare di cui gode il personale sanitario straniero in quanto non soggetto alla giurisdizione degli Ordini. E cita un recente precedente circa gli infermieri provenienti dall'Ucraina. Mentre per i 450 mila infermieri iscritti agli Ordini italiani è possibile avviare azioni disciplinari e sanzionatorie per violazioni di legge e del Codice Deontologico, gli infermieri stranieri sfuggono a questo controllo ordinistico, con tutte le intuibili conseguenze, spiega Volpe ricordando che gli Ordini nascono per la tutela dei cittadini e per certificare che i professionisti mantengano i requisiti di iscrizione all'albo e per l'esercizio della professione.