L'infermiere in donazioni e trapianti di organi e tessuti è un professionista esperto, adeguatamente formato, che è responsabile della presa in carico del paziente dalla fase di studio per l'eventuale candidabilità al trapianto sino al suo inserimento in una lista di attesa (LAT) e al successivo follow up post-trapianto.

Coordinamento infermieristico di donazione e trapianto di organi e tessuti

Prelievo di un rene

Donazione, espianto e trapianto sono atti terapeutici, regolamentati dalla legge 91/99 “Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e tessuti” sia da vivente che da cadavere.

Considerando la donazione completamente anonima, gratuita e consapevole, la normativa italiana - basata sugli indirizzi e le raccomandazioni del Consiglio d'Europa - ha strutturato un modello organizzativo a rete a livello nazionale, internazionale, regionale e locale.

Le attività di prelievo e trapianto sono organizzate dal Centro Nazionale Trapianti (Cnt), dal Centro Regionale Trapianti (Crt) e da ogni singolo ospedale sede di prelievo attraverso il Clt, il Coordinamento locale trapianti. Esiste anche un coordinamento internazionale attraverso tre organizzazioni (Airt, Nitp, Ocst).

L'articolo 12 della legge 91 dell’1 aprile 1999 stabilisce che il responsabile del Clt è un medico che si avvale della collaborazione dell'infermiere nell'assicurare una costante attività di procurement, nel gestire gli aspetti clinico organizzativi specifici dell'attività e nel promuovere la sensibilizzazione della popolazione favorendo la diffusione di una cultura del donare per una scelta consapevole, anche attraverso la dichiarazione di volontà.

Alla figura infermieristica vengono pertanto riconosciute dal legislatore peculiarità specifiche che le consentono di svolgere un ruolo cardine e di partecipare attivamente e con grande responsabilità all'organizzazione dei trapianti e del procurement di organi e tessuti.

All'interno di questo delicato processo - che prevede integrazione multiprofessionale e rigore scientifico - l'infermiere è considerato una risorsa preziosa in quanto è già in possesso di conoscenze specifiche, capacità relazionali e competenze organizzative.

I requisiti richiesti per lo svolgimento di questa attività sono di natura tecnica, relazionale ed educativa, già ampiamente espressi dal Profilo Professionale 739/94 e dal Codice Deontologico agli articoli 4.16 e 4.18.

L'infermiere, infatti, sostiene i familiari del defunto nel momento della perdita e del lutto e considera la donazione di sangue, tessuti ed organi una espressione di solidarietà, adoperandosi per fornire informazioni e sostegno alle persone coinvolte nel donare e nel ricevere. Egli pertanto esegue soltanto in un contesto molto specializzato quelle attività che gli sono già proprie, svolgendo non solo una funzione sanitaria, ma anche culturale e relazionale.

L'infermiere garantisce quindi un adeguato governo dei processi di procurement, sia nel trovare le opportunità delle donazioni sia nel dare risposte di cura alle persone che sono in lista di attesa per ricevere un organo. Svolge un ruolo complesso e completo di natura assistenziale, organizzativa, relazionale, educativa, formativa e di ricerca.

L'aspetto relazionale è certamente il più fondamentale del processo nel momento critico e delicato in cui l'infermiere si trova di fronte ad un potenziale donatore. È la fase emotivamente più impegnativa, perché coinvolgente e che richiede perciò la massima professionalità.

L'infermiere in donazioni e trapianti di organi e tessuti è un professionista esperto, adeguatamente formato, che è responsabile della presa in carico del paziente dalla fase di studio per l'eventuale candidabilità al trapianto sino al suo inserimento in una lista di attesa (LAT) e al successivo follow up post-trapianto.

Egli collabora in équipe multidisciplinari, interfacciandosi con la Dirigenza ospedaliera, il Centro locale trapianti, le unità operative semplici e complesse, le sale operatorie, le centrali del 118 e la Rianimazione, le Banche dei tessuti e i Centri di Trapianto. Nell'esercizio delle sue funzioni si avvale di un protocollo operativo per eseguire una corretta e precisa valutazione clinica e sociale del caso sino alla proposta di donazione e all'eventuale prelievo dei tessuti.

Formazione specifica: Transplant Nurse Coordinator

La normativa 91/99 prevede la figura del coordinatore responsabile del Clt che svolge e pianifica le attività cliniche, assistenziali ed organizzative del centro trapianti. È il Transplant Nurse Coordinator (TNC) che, oltre alla Laurea triennale in Infermieristica, ha un Master specifico di I livello o ha partecipato ad un corso annuale organizzato dal centro Nazionale Trapianti.

È richiesta inoltre la partecipazione a corsi nazionali/regionali in ambito trapiantologico, l'esperienza lavorativa di almeno tre anni in un centro trapianti, la conoscenza di management e ricerca.

Egli pertanto individua e migliora i processi che favoriscono un aumento della donazione di organi e tessuti, si occupa della formazione del personale e dell'informazione alla popolazione, assiste i familiari dei donatori nel delicato momento della morte del donatore aiutandoli ad elaborare il lutto.

Il coordinatore contatta i familiari, valuta i criteri di idoneità e svolge gli adempimenti di legge, attiva le equipe di prelievo dedicate a tale attività, si interessa dei trasferimenti nei laboratori preposti dei tessuti. Quando viene offerto un organo al Coordinamento locale trapianti (Clt) il coordinatore infermieristico viene contattato dal chirurgo ed organizza l'arrivo in reparto del candidato al trapianto, organizza il trasporto dell'équipe chirurgica al prelievo, comunica con il coordinatore del Gruppo Operatorio per fornire gli orari stabiliti con il chirurgo e attivare l'équipe infermieristica reperibile.

Ogni decesso ospedaliero viene comunicato al Coordinamento locale

Una volta avvertito del decesso, l'infermiere si attiva per raccogliere le informazioni utili sull'idoneità alla donazione consultando il medico curante, esaminando la cartella clinica, le condizioni del cadavere e raccogliendo i dati anamnestici.

Se il donatore risulta idoneo, informa i familiari del defunto sulla possibilità della donazione instaurando una relazione di aiuto. In caso di consenso e/o non opposizione, egli attiva la procedura del caso.

Nella fase post trapianto l'infermiere coordinatore gestisce il follow up con il personale dello staff trapianti, cura i rapporti con i pazienti e i familiari, svolge educazione sanitaria, gestisce dossier e report con il Centro regionale e quello nazionale sui campioni sierologici dei donatori e dei riceventi.

L'infermiere del Centro regionale trapianti è responsabile di:

  • Implementare ed assicurare il funzionamento del “registro decessi per lesioni cerebrali”
  • Curare la raccolta dei dati statistici relativi all'attività di prelievo e di trapianto
  • Promuovere tali attività nelle strutture pubbliche e private nel territorio di competenza
  • Mantenere il collegamento tecnico e scientifico con il Centro interregionale di riferimento e con il Cnt
  • Applicare le linee guida nazionali nell'attività di donazione, prelievo, allocazione e trapianto
  • Promuovere le attività di informazione, educazione sanitaria e crescita culturale in materia di donazione nella popolazione
  • Promuovere iniziative di formazione permanente e aggiornamento del personale coinvolto
  • Coordinare le Aziende sanitarie competenti nella realizzazione delle disposizioni della legge 91/99
  • Coordinare i servizi di secondo livello centralizzato a livello regionale (medicina legale, anatomia patologica, laboratori, microbiologia)