La responsabilità del professionista infermiere in nefrologia e dialisi non si limita alla gestione tecnologica del cosiddetto rene artificiale, ma riguarda anche l’area educativa, l’empowerment della persona che ha bisogno di mantenere la miglior qualità di vita possibile nella convivenza con la patologia. SIAN, la società degli infermieri di area nefrologica, da anni si occupa della formazione di questi professionisti e con la recente pandemia ha saputo riconvertire l'offerta formativa esplorando nuove modalità di fare formazione anche a distanza. In quest'ottica - spiega Cinzia Fabbri, presidente SIAN - abbiamo incontrato Nurse24.it, il quotidiano sanitario online edito da Izeos, per progettare scenari futuri che potrebbero spaziare dalla pubblicazione di libri a corsi ECM.

Nefrologia e dialisi, SIAN supporta la formazione degli infermieri

SIAN, società infermieri di area nefrologica, nata dalla trasformazione della filiale italiana dell’associazione europea EDTNA/ERCA, nonostante la modifica di denominazione continua ad occuparsi di formazione, aggiornamento professionale e dello scambio culturale dei professionisti sanitari del settore nefrologico per migliorare l’assistenza del paziente con malattia renale.

Per fare questo si interfaccia anche con istituzioni come il Ministero della Salute, gli Ordini Professionali, altre Società scientifiche e associazioni di pazienti al fine di definire ambiti professionali, competenze e percorsi di cura rivolti alle persone affette da malattia renale cronica, in tutti gli stadi e manifestazioni della malattia, dalla prevenzione ai trattamenti sostitutivi.

Infermieristica nefrologica e formazione

La Malattia Renale Cronica (MRC), come altre patologie croniche, richiede un adeguato programma di educazione terapeutica e le competenze degli infermieri in queste fasi del percorso della MRC sono aumentate negli anni e non si limitano ora alla gestione tecnologica durante la seduta dialitica, ma riguardano l’area educativa, l’empowerment della persona che non ha come prospettiva futura la guarigione dalla malattia, ma il preservare una buona qualità di vita convivendo con la patologia cronica.

Il nursing nefrologico, dopo un lungo periodo di formazione, porta l’infermiere ad acquisire abilità tecniche elevate per l’utilizzo di macchinari complessi, ma non solo: attraverso vari step di formazione raggiunge abilità educative, di ascolto, informazione e coinvolgimento del paziente e della sua famiglia, abilità relazionali che costituiscono un’alleanza terapeutica positiva sui risultati.