Il protocollo ERAS (Enhanced Recovery After Surgery, ovvero “miglior recupero post intervento chirurgico”) è una diversa e nuova filosofia di gestione del paziente nel periodo perioperatorio ed è un approccio multidisciplinare, in cui è necessario coordinare le diverse figure professionali che ruotano intorno al paziente: chirurgo, anestesista, fisioterapista, nutrizionista e, non per ultimo, l’infermiere. Uno studio condotto presso l'Unità Operativa Complessa di Chirurgia Addominale Centro di Chirurgia Laparoscopica e Robotica dell'Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza diretto dalla dott.ssa Francesca Bazzocchi dimostra l’ottima sinergia tra i chirurghi e le altre figure coinvolte e ciò è dimostrato dall’elevata aderenza alla fase pre-operatoria e intra-operatoria del protocollo (rispettivamente l’81% e l’87,5%).
Fattibilità e aderenza al protocollo ERAS in chirurgia colorettale
Gli elementi chiave del protocollo ERAS sono la sostituzione del digiuno preoperatorio con l’assunzione di bevande a base di maltodestrine 2 ore prima dell’intervento, la scelta di un approccio mininvasivo anziché l’effettuazione di lunghe incisioni, un’ottimale gestione dei fluidi, il non posizionamento di drenaggi o la loro rapida rimozione, una mobilizzazione precoce e l’assunzione di liquidi e cibi il giorno dell’intervento.
Il tutto con l'obiettivo di ridurre lo stress operatorio e migliorare la risposta dell’organismo all’insulto chirurgico.
In chirurgia colorettale - nel cui ambito è stata eseguita un’ampia ricerca sul tema - dopo alcune difficoltà iniziali, l’applicazione del protocollo ERAS si è fortemente affermata ed è diventato di uso routinario, per cui anche la percentuale di aderenza è aumentata nel corso degli anni.
Uno studio di coorte prospettico1 dimostra l’aumento dell’aderenza al protocollo dal 43,3% nel 2002-2004 al 70,6% nel 2005-2007. Un altro studio2 mostra un’elevata aderenza al protocollo nel 2006-2007 (73%) quando è stato introdotto; l’aderenza diminuisce dal 2008 al 2011 (66-63%) e aumenta di nuovo nel 2012-2013 (82%) dopo l’introduzione di misure specifiche, quali sessioni ripetute di formazione e infermieri addestrati.
Pędziwiatr et al. analizzano un gruppo di 92 pazienti con cancro colon-rettale sottoposti a resezione laparoscopica dal 2013 al 2014 e, dividendoli in 3 sottogruppi a seconda del tempo trascorso dall'introduzione del protocollo ERAS, dimostrano che l’aderenza al protocollo aumenta dal gruppo 1 (65%), al gruppo 2 (83,9%) e al gruppo 3 (89,6%).