Atto di indirizzo 2024, verso il PSN 2025-2027

Scritto il 13/03/2024
da Redazione

Promuovere investimenti finalizzati alla tutela della salute e potenziare tutte le risorse. Finanziarie, umane, digitali, strumentali, strutturali e tecnologiche del sistema sanitario. Per sostenerlo ed accrescerlo - assicurandogli caratteri di efficienza, resilienza ed inclusività in modo durevole - è necessario mettere tutto il sistema salute al centro di una policy efficace, capace di affrontare nuove ed urgenti sfide. È questo il leitmotiv dell'atto di indirizzo 2024, elaborato dal Ministero della Salute. Si tratta di una sintesi programmatica per realizzare il prossimo Piano Sanitario Nazionale 2025-2027, il principale strumento di governo e di indirizzo politico per guidare il sistema salute, articolato e complesso nella varietà di servizi e relazioni istituzionali, verso un unico orientamento, presentando una visione a lungo termine.

Puntare su personale sanitario, territorio e innovazione digitale

infermiere computer

Elaborato l'atto di indirizzo 2024 dal Ministero della Salute, strumento di governo e di indirizzo politico per guidare il sistema salute.

Riconoscendo il valore inestimabile del sistema sanitario italiano, l'intenzione dei decisori politici è rafforzare l'assistenza sanitaria territoriale ed ospedaliera, nonché la prevenzione, riducendo le asimmetrie territoriali e raggiungendo un assetto complessivamente più omogeneo e proporzionato del SSN in tutta Italia.

Solo considerando la salute come un investimento piuttosto che come un costo, ritengono che sarà possibile rispondere alle transizioni epidemiologiche, demografiche e tecnologiche già in atto. La razionalizzazione delle risorse dedicate consentirà altresì la tenuta economica e sociale del paese.

È previsto innanzitutto un rafforzamento del territorio attraverso la riorganizzazione della medicina territoriale, implementando modelli e standard già applicati ed attivando le Case di Comunità e l'Ospedale di Comunità, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dove sarà possibile prendersi carico delle persone in condizioni di cronicità e fragilità e trattare quelle che necessitano di interventi sanitari a media e bassa intensità clinica e degenze di breve durata.

Si pensa anche ad un potenziamento dell'assistenza domiciliare, confidando nella diffusione della telemedicina e all'attivazione delle Centrali Operative Territoriali, definite COT, che consentiranno il coordinamento di servizi e professionisti di vari setting assistenziali coinvolti nella presa in carico degli utenti, soddisfacendo così in maniera più efficace i loro bisogni socio-assistenziali. Si punta a valorizzare il ruolo dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e della Continuità assistenziale implementando le loro funzioni all'interno di nuovi modelli di assistenza territoriale. Si prevede che possano contribuire alla raccolta uniformata dei dati sanitari e all'aggiornamento delle cartelle cliniche.

Per migliorare il patrimonio sanitario pubblico sarà dato nuovo slancio all'edilizia sanitaria e per rendere più efficiente i livelli assistenziali si intende altresì investire sulla digitalizzazione e sull'ammodernamento tecnologico.

È previsto un rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica, a partire dalle strutture sanitarie sedi di Dipartimenti di Emergenza ed Accettazione (Dea) di I e II livello, nonché degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione. Riconoscendole come presidio diffuso capillarmente sul territorio nazionale, le farmacie saranno potenziate nell'erogazione di servizi e prestazioni così da offrire una sanità sempre più vicina alle esigenze di salute dei cittadini.