Ricerca infermieristica, intesa Italia-Dublino: obiettivi del protocollo
Il protocollo parte dalla necessità individuata da ambo le parti di promuovere assieme la ricerca, la formazione, lo sviluppo professionale e l’aggiornamento scientifico in campo infermieristico, anche attraverso indagini interdisciplinari, per sviluppare la qualità delle cure fornite ai cittadini e migliorare la percezione del pubblico nei confronti della professione infermieristica.
Altro obiettivo è stimolare lo sviluppo delle competenze e delle prestazioni dei singoli professionisti e dei team di ricerca impegnati a fornire le evidenze scientifiche per una pratica clinica sicura ed efficace.
Le iniziative congiunte contribuiranno ad ampliare la ricerca infermieristica verso l’indagine interdisciplinare, per sviluppare la qualità dell’assistenza fornita e per far avanzare la percezione pubblica della professione infermieristica.
Per farlo, FNOPI-CERSI e RCSI si impegnano a garantire una fattiva collaborazione perché il protocollo sia divulgato e conosciuto a livelli sovranazionali e territoriali, promuovendo l’iniziativa e garantendo un’adeguata comunicazione attraverso i canali mediatici a disposizione. E, naturalmente, il tutto grazie a una continua e costante collaborazione tra i rispettivi gruppi di lavoro, necessaria per la realizzazione ottimale delle rispettive attività.
Il nostro compito – ha dichiarato Loredana Sasso, direttore scientifico del CERSI, presieduto dalla presidente FNOPI, Barbara Mangiacavalli – è quello di svolgere un ruolo chiave nella politica e nella ricerca in termini di costruzione di ‘meta capacità’, fungendo da collettore delle massime conoscenze e dei migliori esperti nel campo specifico dell’infermieristica e la sua risorsa e la forza strategica sono lo sviluppo e la condivisione del sapere attraverso studi e ricerche e le collaborazioni a livello locale e internazionale.
Grazie alla ricerca infermieristica e al suo sviluppo anche a livello internazionale – ha ribadito Mangiacavalli – mettiamo a disposizione del Paese le nostre competenze più avanzate, maturate in anni di formazione e ricerca universitaria sugli ambiti strategici per la società contemporanea: invecchiamento della popolazione, gestione delle cronicità, qualità della vita dei più fragili, partendo dal primo luogo di cura e assistenza che è il domicilio delle persone, per potenziare la ricerca infermieristica, migliorando anche la cooperazione tra università, ospedali e territorio e offrendo cure infermieristiche a pazienti e famiglie coerenti con le migliori evidenze disponibili, migliorando gli esiti sui pazienti
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Una partnership di questo tipo – ha commentato Thomas Kearns, direttore esecutivo RCSI – mira a massimizzare la risposta infermieristica alle sfide attuali ed emergenti dei servizi sanitari. Fornisce un modello per supportare lo sviluppo avanzato della pratica dei nostri laureati, che aiuterà a costruire una massa critica di infermieri che lavorano ai più alti livelli e con la massima qualità. Questa è la leadership richiesta a livello locale e internazionale per raggiungere gli obiettivi dell’agenda della salute attraverso l’ampliamento del ruolo e della responsabilità degli infermieri
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