Manovra di Lesser e vaccini, cosa dice la letteratura

Scritto il 07/04/2021
da Giacomo Sebastiano Canova

La manovra di Lesser consiste nell’applicazione di una pressione negativa prima dell’iniezione; si opera attraverso l’azione di retrarre lo stantuffo della siringa per 5-10 secondi con lo scopo di garantire che il farmaco non sia inavvertitamente somministrato per via endovenosa. Tuttavia, nonostante questa manovra sia diffusamente utilizzata, esistono alcune peculiarità talvolta poco conosciute, specialmente per quanto riguarda la somministrazione dei vaccini.

Iniezione intramuscolare e manovra di Lesser

In letteratura è presente un ampio dibattito circa la necessità di aspirare prima di iniettare un farmaco per via intramuscolare, tanto che le raccomandazioni sulla manovra di Lesser sono controverse, con una conseguente difformità della pratica clinica. Di recente, inoltre, alcuni ricercatori hanno iniziato ad indagare se tale tecnica debba o meno essere eseguita a seconda della scelta del sito, della lunghezza e del calibro dell’ago.

Per quanto riguarda la somministrazione dei vaccini, diverse Linee guida internazionali pubblicate da autorevoli organismi quali il Department of Health, i Centers for Disease Control and Prevention, l’Advisory Committee on Immunization Practices e la Public Health Agency of Canada concordano nel sostenere che tale manovra non sia necessaria durante questa pratica.

In merito, già nel 2008 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato che per la somministrazione di terapia immunologica vengano utilizzate delle siringhe “autodisponsable”, le quali si caratterizzano per il fatto di non permettere l’aspirazione. Inoltre, la manovra di Lesser pare che possa aumentare la sensazione dolorosa, specie nella popolazione pediatrica.

Entrando nel dettaglio di quanto emerge dalla letteratura attualmente pubblicata sul tema, innanzitutto va evidenziato il fatto che la manovra di aspirazione può non essere un indicatore affidabile del corretto posizionamento dell’ago in quanto non c’è attualmente evidenza sul fatto che l’aspirazione con o senza il ritorno di sangue confermi la posizione dell’ago ed elimini la possibilità dell’iniezione intramuscolare all’interno di un vaso non sottocutaneo.

Inoltre, quando effettuata, le ricerche sul campo hanno dimostrato come la maggior parte degli infermieri (97%) esegue la manovra di aspirazione in modo scorretto, ovvero troppo velocemente (meno dei 10 secondi raccomandati) perché possa essere efficace.

In riferimento al dolore periprocedurale, specialmente nei bambini, dalla letteratura emerge come la tecnica senza aspirazione per l’iniezione intramuscolare dei vaccini sia meno dolorosa, riduca il tempo della procedura e aumenti la compliance genitoriale riguardo alla terapia vaccinale.

A rafforzamento di questo fatto va sottolineato come per quanto riguarda le iniezioni praticate nella zona deltoidea (adulti e bambini) e vastolaterale (neonati e bambini più piccoli) l’aspirazione non sia raccomandata, in quanto la manovra di Lesser è raccomandata solamente se si utilizza il sito dorso-gluteale.

Infine, per quanto concerne la tipologia di farmaco somministrato, l’aspirazione non è indicata per le iniezioni sottocutanee di vaccini, eparina ed insulina, mentre può essere indicata per le somministrazioni di farmaci antibiotici e per farmaci “depot”.