Scintigrafia ossea

Scritto il 29/02/2020
da Domenica Servidio

La scintigrafia ossea è una metodica di diagnostica per immagini che viene utilizzata per cercare possibili anomalie nel rimodellamento scheletrico. La scintigrafia ossea non è né dolorosa né pericolosa. Molto spesso la scintigrafia ossea viene impiegata per individuare le metastasi nello scheletro, poiché è possibile esplorare l’intero corpo (con la tecnica “Total Body”) e ottenere un’immagine di tutti i segmenti ossei.

Cos’è la scintigrafia ossea e come si esegue

L’esame prevede la somministrazione endovenosa di un radiofarmaco debolmenteradioattivo, che va a fissarsi a livello dell’osso in proporzione alla sua attività metabolica.

Lo scheletro viene fotografato in toto da un’apparecchiatura chiamata gamma camera. La rilevazione delle radiazioni emesse consente di evidenziare l'attività metabolica dell’osso e la presenza o meno di una malattia o di una lesione e, eventualmente, le sue caratteristiche di benignità o di natura tumorale.

Molto spesso la scintigrafia ossea viene impiegata per individuare le metastasi nello scheletro, poiché è possibile esplorare l’intero corpo (con la tecnica “Total Body”) e ottenere un’immagine di tutti i segmenti ossei. La tecnica è sicura, può esser effettuata anche nei bambini: la quantità di radiofarmaco iniettata non determina una irradiazione particolarmente elevata e non sono descritti effetti collaterali.

La sostanza radioattiva iniettata è marcata con un radioisotopo a breve emivita e a bassa energia, l’iniezione è sicura, ben tollerata e non esistono descrizioni di gravi allergie o di preoccupanti reazioni avverse.

La scintigrafia ossea è usata in diversi ambiti di medicina, come per esempio in oncologia, ortopedia o reumatologia.