Com’è bello far l’amore dalla stomia in giù

Scritto il 26/09/2018
da Pier Raffaele Spena

La sessualità è uno dei temi più dibattuti prima e dopo il confezionamento di una stomia. È un argomento molto spesso tabù, perché riguarda la sfera più intima delle persone. Negli anni si è detto e scritto tanto su questo, ma ancora oggi le domande e le paure sono sempre le stesse. Evidentemente non si è focalizzato al meglio sulle reali necessità delle persone.

Sessualità e portatori di stomia, non è solo una questione meccanica

Florence Nightingale

Ma andiamo per gradi: nell’affrontare il tema si è molto spesso concentrati più sul mero atto sessuale e meno sulle dinamiche che portano ad esso.

In pratica si è cercato più di rasserenare le persone dicendo “è tutto come prima, hai solo una sacca sull’addome, cercati una soluzione fai da te”, ma poco o nulla è stato detto su come ri-vivere la nuova sessualità.

Nella nostra associazione abbiamo spesso ospitato tesisti o giovani ricercatori interessati a sviscerare il tema; l’intento è molto nobile, ma alla fine l’interesse cade spesso sulla domanda “ma come lo fanno gli stomizzati?”, come a voler carpire i segreti più nascosti di una sorta di kamasutra per persone stomizzate.

Sfatato il mito e placati gli slanci, abbiamo sempre risposto che, in condizioni fisiologiche normali, la vita sessuale delle persone stomizzate è, ahimè, uguale agli altri, solo con piccoli accorgimenti.

Gli studiosi sono poi stati invitati a porre una sacca sul proprio addome e valutare in prima persona quali potevano essere questi accorgimenti. I pochi che ritornavano per dare un feedback non potevano che darci ragione.

Ma torniamo all’inizio.

Come scritto prima l’argomento sesso non andrebbe affrontato solo in termini “meccanici” (non siamo sostenitori di manuali personalizzati per persone stomizzate), ma è bene indagare la sensibilità delle singole persone e capire le reali necessità.

La soluzione, forse, è nel riformulare una rinnovata associazione di coppia, una nuova umanizzazione del sesso, basata su nuove pratiche di approccio e di vivere il sesso, magari riscoprendo anche un piacere più vero di quello che potrebbe dare un kamasutra illustrato

Dopo il confezionamento di una stomia il corpo subisce una trasformazione, ma la persona resta la stessa, sembra un’ovvietà ma molti sono portati a credere che tutto è cambiato e nulla sarà come prima. Non è sempre così.

Come per l’alimentazione, l’esercizio fisico e la vita di tutti i giorni, la persona dovrà riformulare certe abitudini quotidiane al fine di gestire la nuova condizione e migliorare la propria qualità di vita. Questo vale anche per il sesso, che, è bene ricordarlo, coinvolge anche il partner.

Quest’ultimo è forse quello più spaventato, perché non preparato al nuovo corso e soprattutto carico di molte ansie e paure per mancanza di informazioni. Allora, bene affrontare l’argomento sesso anche dal punto di vista dell’atto, ma spostiamo anche l’attenzione su quelle pratiche non scritte che riguardano la sfera intima: mi riferisco, per esempio, alla sensualità: molte donne stomizzate, per esempio, sono convinte che con una stomia la loro carica sensuale diminuisca o addirittura sparisca, in pratica quel sacchetto sull’addome spegnerebbe il desiderio altrui.

In parte potrebbe essere vero, ma l’argomento va affrontato in piena serenità e, soprattutto, con il proprio partner. Dialogare sulle reciproche paure aiuta a superare ostacoli che possono incidere seriamente sul benessere della coppia.

La soluzione, forse, è nel riformulare una rinnovata associazione di coppia, una nuova umanizzazione del sesso, basata su nuove pratiche di approccio e di vivere il sesso, magari riscoprendo anche un piacere più vero di quello che potrebbe dare un kamasutra illustrato.