Impianto di pacemaker, come si svolge l'intervento

Scritto il 26/06/2018
da Cristian Mariotti

L'impianto di pacemaker è una procedura che viene eseguita in anestesia locale in una sala operatoria dedicata. La zona di elezione per il posizionamento del pacemaker è il margine sottoclaveare. L’infermiere ha un ruolo importante nelle varie fasi dell’impianto, dalla corretta preparazione del paziente, all’assistenza e monitoraggio fino alla medicazione finale.

Pacemaker, la procedura di impianto dello stimolatore cardiaco

Dopo aver eseguito l’antibiotico endovena, il paziente viene posizionato sul lettino radiologico e monitorizzato; viene detersa la zona di impianto con clorexidina al 2%. Il medico può così procedere con il lavaggio chirurgico delle mani e con la preparazione del campo operatorio.

Per prima cosa viene aperto il kit di teleria sterile contenente il camice per l’elettrofisiologo, il telo fenestrato per il paziente e il telino che copre il carrello servitore; successivamente viene aperto il container contenente i 27 ferri chirurgici che compongono il kit di impianto.

Dopo aver effettuato nuovamente la disinfezione del sito d’impianto il medico effettua l’anestesia locale (mepivacaina o lidocaina) e procede con l’incisione di circa 5 cm nella zona sottoclaveare; in questa posizione sono presenti sia la vena cefalica che la succlavia.

Una volta isolata una delle vene si pratica un’incisione sulla quale viene posizionato un introduttore attraverso cui vengono inseriti i 2 elettrocateteri.

Mediante l’angiografo si posizionano le punte dei cateteri nelle zone di elezione delle camere cardiache e con l’analizzatore si effettuano le misurazioni del potenziale endocavitario; quando i valori sono accettabili si effettua la stimolazione, decrescendo gradualmente il voltaggio dell’impulso dato alle cellule miocardiche; l’impulso minimo che genera la contrazione del muscolo miocardico viene definito “valore soglia”.

Al medico non resta altro che connettere il pacemaker agli elettrodi e posizionare il dispositivo nella tasca creata sotto l’incisione iniziale.

Viene infine effettuata una sutura a strati della ferita.

Impianto di pacemaker e ruolo dell'infermiere di elettrofisiologia

L’infermiere ha un ruolo importante nelle varie fasi dell’impianto, dalla corretta preparazione del paziente, all’assistenza e monitoraggio fino alla medicazione finale.

All’ingresso nella pre-sala, l’infermiere supervisiona la corretta compilazione della documentazione (consenso informato, esami ematici, terapia in corso) e controlla lo stato della cute nella sede d’incisione (tricotomia, eritemi, ecc.).

Prima dell’ingresso in sala, l’infermiere esegue una pre-medicazione antibiotica per via endovenosa e poi posiziona il paziente sul lettino radiologico applicando il monitoraggio dei parametri vitali (Ecg, pressione arteriosa e SpO2).

In seguito, aiuta il medico nell’allestimento del campo operatorio e nel movimento del lettino radiologico nelle proiezioni richieste. Durante la procedura, si occupa di vigilare sui parametri vitali e di passare in modo sterile il materiale necessario all’intervento.

Durante il posizionamento dei cateteri, l’infermiere si occupa di misurare il potenziale endocavitario attraverso l’uso dell’analizzatore e di calcolare il valore “soglia”. Infine si occupa di effettuare la medicazione compressiva e di fare counseling al paziente per favorirne l’outcome clinico.