L'infermiere in chirurgia

Scritto il 11/11/2017
da Ivan Loddo

La chirurgia rappresenta da sempre un campo professionale di importanza fondamentale per l'assistenza infermieristica. Le due specialità sono unite da un connubio granitico che le vede interagire ogni giorno nelle corsie degli ospedali a sostegno del paziente chirurgico, in una dimensione complessa e tormentata, che vede da un lato la professionalità e l'impegno costante di chirurghi e infermieri, dall'altra la vulnerabilità di uomini nella speranza di una guarigione. Nell'universo chirurgico più che mai, il legame tra medicina e infermieristica è unico e le rende indipendenti l'una dall'altra.

Infermiere in chirurgia: Competenze e formazione al servizio del paziente

infermiera controlla cartella paziente

Gli infermieri che svolgono la professione nei reparti chirurgici godono di una formazione post-base perfezionata principalmente sul campo, ma che necessita di un approccio clinico e di conoscenze specialistiche indispensabili per offrire alla tipologia di pazienti in questione un'assistenza sanitaria esclusiva.

Gli ambiti professionali inclusi in questa sfera lavorativa risultano innumerevoli e vedono una collaborazione significativa con molteplici figure sanitarie, sia nel pre operatorio che nel post operatorio e contano tutti una gestione peculiare del rischio clinico.

L'infermiere in chirurgia deve godere di una capacità empatica caratteristica, che vada a sostegno di una categoria di utenti tipicamente fragile e sensibile ai processi di cura.

Il campo d’azione dell’infermiere in chirurgia

Il surgical nursing sviluppa i suoi processi in tutte le aree di interesse chirurgico, nella sanità pubblica e privata, a partire dalla chirurgia generale e pediatrica, passando per la chirurgia ortopedica e continuando con la neurochirurgia.

Il nursing chirurgico si concentra sulla gestione dei processi e dei percorsi assistenziali ai diversi livelli di complessità e intensità di cura, agendo su tutte le fasi del processo chirurgico.

L'infermiere di chirurgia non rientra tra le specializzazioni, per quanto mai prese seriamente in considerazione dalle istituzioni, previste dal decreto 739 del 1994, norma regolatrice della professione.

La sua formazione è sviluppata prevalentemente sul campo e sono rare le tracce di Masterdidattici specifici; tali percorsi formativi premiamo principalmente la figura dell’infermiere strumentista, decisamente più considerato in ambito accademico una volta terminato il corso di laurea.

Questo aspetto non pregiudica in ogni caso la necessità di una formazione completa e specifica per settore, in virtù del carico di lavoro e delle responsabilità propri della figura professionale in questione.

L'infermiere, al fine di sviluppare piani assistenziali multidisciplinari, efficienti e basati su obiettivi specifici, collabora con altre figure professionali tra le quali: medici, chirurghi specialisti, anestesisti, fisioterapisti, dietisti, infermieri stomaterapisti e Oss.

Obiettivi dell'assistenza infermieristica in chirurgia

L'infermieristica in chirurgia si basa su piani assistenziali dinamici e multidisciplinari, ma che mantengono degli obiettivi imprescindibili.

Tra questi rientra il recupero funzionale, totale o parziale, delle funzioni fisiologiche del paziente come prima dello sviluppo della patologia e il mantenimento o recupero delle funzionalità legate alla sfera psicologica, punto cruciale per una riabilitazione e una cura valevoli.

I risultati migliori sono ottenuti attraverso il lavoro di équipe, progettati attraverso percorsi assistenziali, clinici ed educativi sviluppati nelle fasi di ospedalizzazione, preospedalizzazione e dimissione, nell'ottica di un miglioramento della qualità di vita e della continuità assistenziale.

Gestione e valutazione del rischio chirurgico

Florence Nightingale

L'approccio clinico-infermieristico, nella prospettiva di una gestione del rischio, parte da procedure standardizzate basate sulle evidenze, associate a valutazioni pratiche, anamnestiche e strumentali peculiari, in modo da ottenere l'assistenza sanitaria con meno rischi per il paziente e quindi quella più idonea, nel rispetto del rapporto costi/benefici.

L'infermiere che presta servizio nelle U.O chirurgiche gestisce i trattamenti ed effettua osservazioni in virtù del rischio clinico, prendendo in considerazione ogni singolo aspetto dello stato di salute fisico e mentale del paziente, rapportandolo con quelle che sono le considerazioni generali della patologia e mettendo in atto le dovute misure preventive.

I rischi ai quali l'infermiere di chirurgia deve far fronte sono numerosi e rientrano, statisticamente, perlopiù nella fase post-chirurgica.

Fra i prioritari è possibile annoverare:

  • Rischio di complicanze respiratorie
  • Rischio infettivo
  • Rischio di disfunzioni neurovascolari periferiche (es. trombosi, embolia polmonare, ecc.)
  • Rischio di deiscenza ed eviscerazione della ferita chirurgica (es. laparocele)
  • Rischio cardio-vascolare
  • Rischio di sviluppo di stati ansioso-depressivi

Una formazione da valorizzare

L'infermiere in chirurgia svolge una molteplicità di attività sanitarie di carattere tecnico e intellettuale all'interno del proprio ambiente di lavoro.

L'evoluzione professionale e la ricerca scientifica hanno apportato e imposto delle conoscenze avanzate e innovative riguardo il nursing chirurgico nell'ultimo decennio, alcuni aspetti che prima sembravano dei capisaldi sono stati letteralmente ribaltati a favore di nuovi approcci clinici basati su evidenze scientifiche tangibili che coinvolgono la sfera psicologica dell'utente.

La formazione per questo professionista dev'essere costante e concomitante con quella delle altre figure professionali.

L'ambito chirurgico pre e post operatorio, che comunque viene messo in rilievo nei Corsi di Laurea in Infermieristica, necessita di approfondimenti ulteriori anche nei corsi di formazione post base, quali ad esempio i Master universitari, in considerazione dei processi di rinnovamento biomedico che ciclicamente coinvolgono la sfera chirurgica.

Nonostante una formazione tutt'altro che selettiva, l'infermiere di chirurgia rientra fra le colonne portanti nella presa in carico del paziente chirurgico, sia in chiave clinica che psicologica.