Lombardia approva delibera su formazione complementare Oss

Scritto il 27/07/2022
da Redazione Roma

A poche settimane dalla presentazione della bozza, giunge il via libera al testo che disciplina il corso di formazione complementare per gli operatori socio sanitari che operano nelle cure intermedie, nelle Residenze sanitarie assistenziali, nelle Residenze sanitarie per disabili nonché all’interno dei centri diurni per anziani e disabili. Il provvedimento della giunta regionale è rivolto anche agli infermieri referenti degli Oss con formazione complementare.

Oss con formazione complementare, anche la Lombardia approva la delibera

Su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, di concerto con l’assessore alla Formazione e Lavoro, Melania Rizzoli, la giunta regionale della Lombardia ha approvato una delibera volta alla formazione complementare degli Oss che operano nelle cure intermedie, nelle residenze sanitarie assistenziali, nelle residenze sanitarie per disabili e nei centri diurni per anziani e disabili.

Corsi complementari per Oss: chi sono i destinatari

L’iniziativa è rivolta agli operatori socio sanitari in assistenza sanitaria diretta, a Oss già in servizio presso unità di offerta sociosanitarie autorizzate e accreditate di cure intermedie e della rete sociosanitaria residenziale e semiresidenziale per persone anziane e persone con disabilità.

Al contempo, il provvedimento è indirizzato anche agli infermieri referenti per l’inserimento di operatori socio sanitari con formazione complementare in assistenze sanitarie nelle unità di offerta sociosanitarie di cure intermedie, di Residenze sanitarie assistenziali (in Lombardia le Rsa sono in affanno per la carenza di infermieri), Residenze sanitarie per disabili, servizio riabilitativo residenziale terapeutico per minori, centri diurni disabili e centri diurni integrati.

Cosa può essere attribuito all’Oss dall’infermiere

La delibera (il cui testo definitivo non è stato ancora pubblicato) prevede corsi basati su due mesi di lezioni teoriche, con frequenza obbligatoria per 150 ore e due di tirocinio (altre 150 ore, di cui minimo 50 fuori servizio). L’operatore socio sanitario che ha seguito con profitto il modulo di formazione complementare in assistenza sanitaria, insieme a svolgere le competenze professionali del proprio profilo – conformemente alle direttive del responsabile dell’assistenza infermieristica oppure sotto la sua supervisione – è in grado di eseguire una serie di attività previa valutazione e indicazione dell’infermiere.

Dunque, valutata l’importanza strategica della professione infermieristica e degli operatori socio sanitari, in particolare nell’ambito dei nuovi processi di presa in carico legati allo sviluppo della sanità territoriale, come riporta una nota, Regione Lombardia – sulla scia di quanto fatto dalla Regione Veneto - ha deciso di sviluppare un progetto sperimentale di attivazione di un percorso di formazione complementare.