Infermieri, aumento delle dimissioni
In tutta la Romagna, il fenomeno ha coinvolto complessivamente 661 operatori, con 255 dimissioni volontarie, in aumento rispetto alle 216 registrate nel 2023. Secondo Luca Lanzillotti, segretario della Uil Fpl Ravenna, molti operatori sanitari lasciano il servizio pubblico per cercare migliori condizioni lavorative e una maggiore valorizzazione. I lavoratori si trovano ad affrontare turni insostenibili, ferie arretrate e difficoltà a ottenere giornate di riposo, ha dichiarato.
I lavoratori si trovano ad affrontare turni insostenibili, ferie arretrate e difficoltà a ottenere giornate di riposo,
Queste criticità, unite a una gestione del personale ritenuta poco sostenibile, spingono molti professionisti a scegliere altre opportunità lavorative. Il problema coinvolge diverse figure professionali, dagli infermieri agli operatori socio-sanitari, fino al personale amministrativo e tecnico.
Il fenomeno non è limitato a Ravenna ma interessa tutta la Romagna. Nel 2024 si contano:
A questi numeri si aggiungono i dati del 2023, che registravano 212 dimissioni volontarie su un totale di 611 cessazioni, segnalando un trend in crescita. Lanzillotti sottolinea l’urgenza di interventi mirati per contrastare il fenomeno, tra cui:
Servono misure che aumentino il benessere dei lavoratori e rendano il sistema più attrattivo per i nuovi professionisti, ha concluso.
Servono misure che aumentino il benessere dei lavoratori e rendano il sistema più attrattivo per i nuovi professionisti,
La crescente carenza di personale sanitario in Romagna rappresenta una sfida importante per il sistema sanitario pubblico. Solo con interventi strutturali e una maggiore attenzione al benessere dei lavoratori sarà possibile affrontare questa crisi e garantire servizi adeguati ai cittadini.