Il ruolo dell'AI nel monitoraggio della salute in Valle d'Aosta
Sono stati previsti due tipi di alert: uno per pazienti cardiopatici e uno per diabetici. Sostanzialmente si applica l'intelligenza artificiale al Fascicolo Sanitario Elettronico di questi pazienti, monitorando parametri come pressione sanguigna, frequenza respiratoria e cardiaca, e glicemia. Quando emergono condizioni di rischio, l'AI invia un alert ai medici curanti
, spiega Luciano Caveri, assessore regionale all'Innovazione, precisando che il sistema sarà in grado di rilevare alterazioni cliniche, analizzare dati preesistenti e integrarli con nuove informazioni fornite dai pazienti o da dispositivi medici. In questo modo, sarà possibile prevedere l'evoluzione di problemi di salute potenzialmente gravi.
La sperimentazione, prevista dal 2025, durerà tre anni e coinvolgerà medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Essi potranno valutare gli alert ricevuti e intervenire tempestivamente. L'aggiornamento continuo dei dati consentirà agli algoritmi di affinare le previsioni, rendendole sempre più attendibili.
Oltre ad automatizzare compiti ripetitivi, liberando i professionisti per attività di maggiore valore, l'intelligenza artificiale migliorerà le capacità predittive, l'analisi dei dati e i processi decisionali. Pur riconoscendo il valore delle competenze umane, gli esperti ritengono che una macchina possa analizzare i dati con maggiore precisione, avendo una visione completa dello stato di salute di ciascun paziente.
L'iniziativa, dal costo di 130 mila euro, è possibile grazie a una convenzione tra la Regione e l'ULS della Valle d'Aosta. La Regione finanzierà il progetto, fornirà linee guida e collaborerà con il Dipartimento nazionale per la Trasformazione Digitale. L'ULS si occuperà della sperimentazione e del coordinamento con i medici coinvolti.
La sperimentazione, inizialmente limitata a queste due categorie di pazienti, potrebbe estendersi a nuove applicazioni. Stiamo valutando l'uso dell'AI anche in Pronto Soccorso, dove al triage potrebbe supportare infermieri e medici nell'identificare rapidamente lo stato di salute dei pazienti
, conclude Caveri.