Infermiere salvano pazienti da folle aggressione a Mestre

Scritto il 25/11/2024
da Redazione

L’episodio di violenza verificatosi nella mattinata di domenica 24 novembre al pronto soccorso dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre ha messo in evidenza il coraggio e la professionalità delle due infermiere di triage che, nel caos generato da un uomo in preda a un raptus distruttivo, sono riuscite a mettere in salvo pazienti e colleghi. Tra questi, anche una donna in pieno travaglio.

Mestre, nascondono pazienti in guardiola per proteggerli dall'aggressione

Alcuni dei danni provocati dalla folle aggressione di domenica 24 novembre al Ps di Mestre

L’aggressore, un 50enne irlandese dimesso poche ore prima dopo un ricovero per intossicazione alcolica, ha attaccato la guardiola del triage, sradicando un monitor e brandendolo come arma.

Con un triangolo segnaletico prelevato da un carrello, ha devastato otto schermi elettronici e l’arredamento della sala d’attesa, creando un clima di terrore tra pazienti e operatori.

Durante l’assalto, le infermiere di triage sono riuscite a gestire l’emergenza con straordinaria lucidità: una di loro ha nascosto i pazienti più vulnerabili, mentre l’altra ha guidato una donna in travaglio e il marito verso un percorso sicuro che li ha condotti al reparto di ginecologia.

L’azione tempestiva delle due infermiere ha evitato il peggio, garantendo la sicurezza di tutti i presenti. Non abbiamo avuto tempo per pensare. Dovevamo solo agire per proteggere chi era lì con noi, ha dichiarato una delle professioniste. Le infermiere hanno utilizzato segnali e parole di conforto per calmare i pazienti terrorizzati, trasformando un momento critico in una dimostrazione di dedizione e sangue freddo.

Sono molto orgogliosa della prontezza dimostrata dalla nostra équipe - ha dichiarato la primaria del Pronto Soccorso Mara Rosada - e preoccupata per l’escalation di violenza che stanno vivendo i pronto soccorso italiani in questa delicata fase storica del nostro lavoro. Ringrazio le forze dell’ordine per essere arrivate presto e la nostra direzione dell’Ulss 3 per la vicinanza e il supporto che riesce a darci anche in queste gravi situazioni.

Quanto accaduto al pronto soccorso dell’ospedale All’Angelo di Mestre è inaccettabile - ha commentato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia -. Le autorità faranno gli accertamenti del caso e confido che vi sia una pena adeguata alla gravità dell’accaduto. Ribadisco la mia solidarietà e riconoscenza alle infermiere, alla dottoressa e al personale coinvolto nell’aggressione. Questi sono atti da condannare sotto ogni punto di vista, senza alcuna attenuante.