Ci lascia una donna, una professionista che ha fatto la nostra storia – dichiara con commozione la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche -. Ha dedicato la sua vita allo sviluppo della professione e ha segnato traguardi e momenti storici dell’infermieristica.
Cura, visione, autonomia e determinazione. Cantarelli racconta Marisa
Marisa Cantarelli, figura centrale nella storia dell'assistenza infermieristica in Italia, è ricordata per il suo impatto indelebile sulla professione.
La sua carriera si è contraddistinta con la creazione del Modello delle Prestazioni Infermieristiche, un sistema teorico che ha contribuito a definire la funzione degli infermieri come professionisti della salute. Cantarelli ha dedicato la sua vita all’elevazione della disciplina infermieristica, facendo sì che venisse riconosciuta non solo come un'attività di supporto, ma come una scienza autonoma con paradigmi e metodologie propri.
Nel corso di oltre cinquant'anni, ha influenzato generazioni di infermieri, promuovendo non solo la professionalizzazione della categoria, ma anche una riflessione profonda sulle responsabilità etiche e sociali dell'assistenza.
La sua visione ha lasciato un'eredità di straordinario valore che continua a ispirare la comunità infermieristica italiana. La sua scomparsa segna la fine di un'epoca, ma il suo contributo rimarrà un faro per la futura evoluzione della professione.
Crisi degli infermieri, Cantarelli: il mio appello è muovetevi
Portare ad esaurimento la figura dell'Oss in favore della creazione dell'aiuto-infermiere. E quattrini, questo è poco ma sicuro. Bisogna partire da qui per risollevare dalla crisi gli infermieri, torchiati da ritmi di lavoro impossibili, sottopagati, dequalificati e demotivati.
Una professione non ancora matura sotto l’aspetto politico e che anche in questo ha tanto bisogno di crescere
. Nel corso di una lunga intervista ai microfoni di Nurse24.it, solo pochi mesi fa aveva ripercorso alcune delle “battaglie” che hanno portato alla progressione della professione, scattando una lucida fotografia dello stallo degli ultimi anni.
Nelle sue riflessioni Cantarelli ha sempre toccato tanti nervi scoperti di una categoria oggi molto provata dalle fatiche del post-pandemia, certo, ma soprattutto da quel si è sempre fatto così
che continua, in qualche sua più moderna (e malcelata) declinazione, a frenare l’evoluzione degli infermieri. Il tasto più dolente, oggi come non mai, è quello della formazione, rimasta in secondo piano rispetto alla sfera del management.