Sciopero sanità privata, in 400 sotto Confindustria a Bologna

Scritto il 23/09/2024
da Redazione

In 400 sotto la sede di Confindustria per chiedere a gran voce il rinnovo del contratto, nel giorno dello sciopero del settore. È il sit-in dei lavoratori della sanità privata, che protestano oggi a Bologna nell'ambito della mobilitazione nazionale promossa da Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl.

Sit-in per rinnovo contratto. E i cittadini se la prendono con noi

Sanità Privata, lo sciopero dei lavoratori per il rinnovo del contratto

Chiediamo il rinnovo del contratto scaduto per le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata che da tanto tempo sono senza contratto e che garantiscono tutti i giorni un diritto alla salute - spiega Rosalba Calandra Checco Fp-Cgil Emilia-Romagna -.

Aiop e Aris lavorano per un sistema accreditato ed è giusto che si assumano i rischi d'impresa e che si siedano al tavolo con le organizzazioni sindacali per rinnovarlo, mentre invece fanno finta di niente e non vogliono neanche convocare il tavolo.

Di pari passo, lanciano l'allarme i sindacati, serve anche un aumento degli organici. In mancanza di queste due cose, i cittadini se la prenderanno con gli operatori che sono gli unici che in questo sistema non hanno colpe.

Dall'altra parte, però, continuano a non arrivare segnali di apertura, e anzi, la vergogna è che nemmeno si sono seduti al tavolo di contrattazione, per cui noi abbiamo dichiarato lo stato di agitazione ormai da maggio, attacca Sonia Uccellatori, segretaria regionale della Cisl-Fp.

Nessuno si è palesato al tavolo. Né il ministero della Salute, né il presidente della Conferenza Stato-Regioni, nessun politico sta facendo pressione affinché questi cambino direttiva. Per questo i sindacati si appellano alle istituzioni per sbloccare l'empasse, anche perchè in Emilia-Romagna coprono il 92%, a livello nazionale il 93%, della refusione dei posti letto che queste strutture hanno. E dunque vuol dire che non fanno rischio d'impresa. Vuol dire che ci sono soldi pubblici. Questi soldi pubblici vengono dallo Stato. Tutti coloro che rappresentano lo Stato alle istituzioni devono far sì che ciò si sblocchi.

In questo senso, ricorda Uccellatori, quattro anni fa fu la Regione Emilia-Romagna, con Bonaccini che allora era il presidente della Conferenza Stato-Regioni, a fare la pressione giusta per potere dare il 'la' al rinnovo contrattuale. Speriamo che anche questo sciopero serva e contribuisca a sbloccare la contrattazione.

Anche perché, rincara la dose Paolo Palmarin, segretario regionale della Uil-Fpl, le strutture private accreditate erogano servizi in nome e per conto della sanità pubblica e quindi le risorse per erogare questi servizi provengono dalla fiscalità generale e quindi da tutti noi cittadini.

Per questo siamo profondamente convinti che a produrre questi utili sia il lavoro delle migliaia di persone che lavorano all'interno di queste strutture. In questo contesto, però, anche il futuro si tinge di nero.

In assenza dei rinnovi dei contratti, infatti, rincara la dose il sindacalista, sarà sempre più complicato che i nostri giovani si affaccino a queste professioni e il rischio è quello di trovarci ad un certo momento con una carenza di organico non dovuta alla mancanza di volontà di assumere, ma alla difficoltà poi di reperire questi professionisti.