Diabete oggi: tecnologia, prevenzione e ruolo dell’infermiere digitale
Scritto il 10/11/2025
da Chiara Sideri
La settimana dedicata al diabete rappresenta un momento cruciale per promuovere consapevolezza, prevenzione e innovazione nella gestione di una patologia cronica in continua crescita. Secondo l’Oms, oltre 540 milioni di persone convivono oggi con il diabete mellito e, in Italia, i casi diagnosticati superano i 3,9 milioni (ISS, 2025). Accanto ai progressi farmacologici, la vera rivoluzione degli ultimi anni è tecnologica: sensori di monitoraggio continuo del glucosio (CGM), algoritmi di intelligenza artificiale (IA) e piattaforme digitali stanno trasformando la vita delle persone con diabete. In questo scenario, l’infermiere di diabetologia assume un ruolo inedito: facilitatore tecnologico, educatore digitale e punto di riferimento nella relazione di cura.
Monitoraggio glicemico continuo (CGM)
Accanto ai progressi farmacologici, la vera rivoluzione degli ultimi anni è tecnologica: sensori di monitoraggio continuo del glucosio (CGM), algoritmi di intelligenza artificiale (IA) e piattaforme digitali.
L’evoluzione dei sensori
I CGM di nuova generazione hanno superato i limiti dei primi dispositivi, offrendo oggi un monitoraggio più accurato, continuo e confortevole. Il parametro MARD (Mean Absolute Relative Difference), che misura la precisione rispetto al valore capillare, è sceso sotto l’8%, garantendo dati affidabili e in tempo reale (Bergenstal et al., 2024).
I sensori più recenti durano fino a 15 giorni, si connettono a smartwatch e app mobili, e trasmettono i dati a piattaforme cloud interoperabili con i software clinici. La tecnologia non è più appannaggio esclusivo del diabete tipo 1: sempre più spesso viene utilizzata anche nel tipo 2 e nel prediabete per scopi di monitoraggio e prevenzione.
La gestione infermieristica del CGM si estende oggi su tre dimensioni:
Educativa: il paziente va guidato nel posizionamento del sensore, nella calibrazione e nella lettura dei trend glicemici (“time in range”, variabilità, ipoglicemie)
Clinica: l’infermiere interpreta i dati insieme al team diabetologico, contribuendo alle decisioni terapeutiche e alla personalizzazione del piano di cura
Relazionale: la familiarizzazione con la tecnologia può generare ansia o “digital fatigue”. L’infermiere diventa allora figura di supporto motivazionale e di mediazione tra innovazione e persona
Nei centri diabetologici più avanzati, il nursing è ormai parte integrante dei team che gestiscono sensori impiantabili o sistemi “ibridi closed-loop”, in cui il CGM comunica direttamente con la pompa insulinica, adattando automaticamente l’erogazione.
Il futuro del nursing diabetologico
La sanità del futuro sarà connessa, personalizzata e predittiva. L’infermiere digitale rappresenta il punto di unione tra innovazione tecnologica e umanizzazione della cura.
L’espansione dei CGM e dell’IA porterà l’assistenza sempre più verso la prevenzione, il telemonitoraggio e la medicina di precisione. Tuttavia, la dimensione relazionale rimarrà il cuore dell’assistenza infermieristica.
Il valore aggiunto del nursing sarà proprio questo: trasformare i dati in dialogo e l’innovazione in fiducia.
La tecnologia applicata al diabete non è più un semplice ausilio, ma una colonna portante dell’assistenza moderna.
Affinché l’innovazione si traduca in reale valore clinico e umano, è indispensabile la guida di professionisti preparati, capaci di integrare la competenza tecnica con la sensibilità relazionale.
L’infermiere digitale di diabetologia incarna oggi questa evoluzione: trasforma i dati in decisioni, gli algoritmi in alleanza terapeutica e la tecnologia in prossimità di cura. È il ponte tra il progresso e la persona, tra la macchina e la vita reale.