Opi Puglia: pronti a collaborare con Decaro su liste d’attesa

Scritto il 27/11/2025
da Redazione

Le prime dichiarazioni del presidente eletto della Regione Puglia, Antonio Decaro, hanno aperto un confronto immediato sul futuro della sanità regionale. Le sue parole, dedicate alla necessità di ridurre le liste d’attesa e rilanciare il ruolo degli ospedali e delle Case di Comunità, sono state accolte con attenzione dagli Ordini delle Professioni Infermieristiche della Puglia, che vedono in questa posizione un cambio di passo potenzialmente decisivo per il sistema sanitario regionale.

Liste d’attesa, una criticità che pesa sui cittadini

Antonio Decaro, presidente eletto Regione Puglia

Secondo gli Opi pugliesi, il tema delle liste d’attesa non può essere ridotto a un problema organizzativo. Dietro quei numeri ci sono persone che rinviano cure fondamentali perché non trovano risposta nel servizio pubblico.

Famiglie che, non avendo risorse economiche adeguate, rimandano visite e trattamenti, con conseguenze che possono compromettere la salute e ampliare le disuguaglianze. Per gli Ordini professionali la riduzione delle attese non è solo un obiettivo amministrativo, ma un diritto costituzionale da garantire in modo equo su tutto il territorio.

Un’agenda già scritta

Gli infermieri pugliesi non partono da zero. Prima delle elezioni avevano già presentato alle istituzioni regionali il documento “Proposte per la Sanità Pugliese – Salute, Professioni, Dignità”, che definisce un piano operativo basato su evidenze, dati epidemiologici e modelli organizzativi già sperimentati con successo in altre regioni.

In quel documento vengono indicate misure concrete: presa in carico precoce, potenziamento reale delle Case di Comunità, piena operatività dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, integrazione digitale per monitorare domanda e offerta, rafforzamento degli organici infermieristici e riconoscimento delle competenze avanzate.
L’allineamento tra la linea politica annunciata da Decaro e la visione dei professionisti appare quindi naturale.

Territorio e ospedale: una rete che va ricucita

Gli Opi sottolineano che nessuna riforma della sanità territoriale può funzionare senza la figura dell’infermiere. La continuità assistenziale, la capacità di intercettare precocemente i bisogni, la relazione con la comunità e il collegamento quotidiano con i servizi rappresentano elementi strutturali per ridurre le attese e migliorare i percorsi di cura.

La dispersione del tempo, spiegano gli Ordini pugliesi, avviene in tutti quei passaggi dove il cittadino non trova un riferimento stabile: sportelli che rimandano ad altri sportelli, percorsi non coordinati, risorse professionali non valorizzate, mancanza di integrazione tra sistemi informativi.

Un tavolo tecnico permanente

Gli Opi pugliesi propongono alla nuova Giunta regionale la creazione di un tavolo tecnico permanente dedicato alla riorganizzazione territoriale e alla riduzione delle liste d’attesa.

Un organismo di confronto stabile, operativo e basato su indicatori misurabili, in cui gli infermieri possano portare la loro esperienza diretta nella gestione dei servizi e dei bisogni dei cittadini. L’obiettivo non è solo formulare soluzioni, ma monitorarne l’efficacia e garantire che gli impegni annunciati diventino realtà.

Una disponibilità immediata

Gli Ordini delle Professioni Infermieristiche della Puglia ribadiscono la loro piena disponibilità a lavorare insieme alla nuova amministrazione regionale. La direzione politica tracciata da Decaro appare in continuità con quanto gli infermieri chiedono da tempo: una sanità più vicina alle persone, capace di ridurre le disuguaglianze e sostenuta da professionisti adeguatamente valorizzati.


Se la Puglia vuole davvero cambiare passo, noi ci siamo, affermano gli Opi. Un impegno che parte dalla competenza e arriva alla responsabilità istituzionale, perché il futuro della sanità regionale si costruisce insieme a chi la vive ogni giorno.