Competenze avanzate infermieristiche: la mappatura che valorizza il professionista

Scritto il 09/10/2025
da Mimma Sternativo

In un contesto sanitario sempre più orientato alla qualità e al valore, la conoscenza puntuale delle competenze del personale infermieristico diventa una leva strategica per garantire cure sicure, efficaci e personalizzate. Nasce da questa consapevolezza il Progetto di Mappatura del livello di competenze avanzate del personale infermieristico: uno strumento che unisce autovalutazione, analisi dei bisogni formativi e valorizzazione dei talenti, in linea con i principi della Missione 6 del PNRR e del modello di Value Based Healthcare.

Perché mappare le competenze

Progetto di Mappatura del livello di competenze avanzate: uno strumento che unisce autovalutazione, analisi dei bisogni formativi e valorizzazione dei talenti.

Massimizzare il valore per il paziente richiede di conoscere in modo oggettivo le competenze realmente disponibili nei team, così da sfruttare punti di forza, colmare lacune con formazione ad hoc e pianificare la mobilità o gli accorpamenti in sicurezza.

È l’obiettivo del Progetto di Mappatura del livello di competenze avanzate del personale infermieristico, che unisce autovalutazione, analisi dei fabbisogni formativi e valorizzazione professionale, in linea con la Missione 6 del PNRR e i modelli di governance condivisa.

L’autovalutazione rappresenta un metodo strutturato che consente al professionista di riflettere criticamente sulle proprie performance, analizzando punti di forza e aree di miglioramento, sia in termini di risultati sia di competenze.

Questo approccio, riconosciuto e raccomandato dalle Linee Guida n.5/2019 della Funzione Pubblica per la misurazione e la valutazione della performance individuale, trasforma il valutatore da giudice a consulente dello sviluppo professionale, favorendo un dialogo costruttivo e orientato alla crescita.

La letteratura internazionale evidenzia come l’autovalutazione migliori il coinvolgimento (engagement) e il senso di partecipazione dei professionisti, promuovendo un ambiente organizzativo motivante, coeso e orientato al miglioramento continuo. Si tratta, dunque, di uno strumento non solo valutativo ma anche abilitante, capace di generare valore per il singolo e per l’organizzazione.

Attraverso questa metodologia, la Direzione può:

  • Personalizzare i percorsi di carriera e di sviluppo professionale
  • Assegnare il giusto professionista al giusto paziente, in base a competenze e inclinazioni
  • Individuare carenze formative e pianificare interventi mirati
  • Costruire piani di formazione aziendale coerenti con gli obiettivi strategici e di performance

Obiettivi operativi del progetto

La mappatura delle competenze risponde a una duplice finalità: valorizzare il capitale umano e ottimizzare la qualità dei percorsi di cura.

L’obiettivo principale dello strumento è personalizzare la gestione delle risorse umane, sin dall’ingresso in azienda, costruendo percorsi di carriera orizzontali coerenti con attitudini e competenze individuali.

La mappatura consente di monitorare nel tempo la crescita professionale, aggiornare il portfolio formativo e assegnare il professionista giusto al paziente giusto, migliorando così esiti clinici e continuità assistenziale.

Allo stesso tempo, permette di allocare in modo mirato le risorse, individuare rapidamente carenze su competenze core e ricevere alert operativi, utili anche per il reperimento tempestivo di professionisti esperti in caso di maxi-emergenze o assenze improvvise.

Lo strumento rappresenta inoltre una guida strategica per orientare la formazione continua, valorizzare competenze acquisite in altri contesti e ridurre i tempi di affiancamento e inserimento, con un impatto diretto su efficienza e sostenibilità organizzativa.