Titoli formativi esclusi dai criteri di valutazione
Nursing Up rifiuta di sottoscrivere il DEP 2025 proposto dall'Asl To4
Al centro della contestazione, la scelta dell’amministrazione di non prevedere, nella versione attuale del regolamento, una valorizzazione formale dei titoli acquisiti attraverso percorsi formativi e professionali.
Secondo quanto dichiarato da Marco Boccacciari, referente Nursing Up per l’Asl To4, questo approccio compromette un principio di equità: "Il regolamento esclude, di fatto, il valore dell’impegno formativo, disincentivando la crescita professionale in un contesto in cui qualità e specializzazione dovrebbero essere priorità condivise".
La critica si estende anche al metodo con cui il regolamento è stato adottato: secondo il sindacato, l'amministrazione avrebbe scelto di procedere con voto a maggioranza, senza tenere conto delle ripercussioni a lungo termine sulla motivazione e la fidelizzazione del personale.
Un problema sistemico per la sanità pubblica
Alla voce locale si unisce quella di Claudio Delli Carri, segretario regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta, che amplia il ragionamento a una dimensione regionale: "La situazione dell’Asl To4 rappresenta una criticità ricorrente in diverse aziende sanitarie piemontesi. In uno scenario segnato da carenze di personale, carichi di lavoro crescenti e diffusione di mansioni improprie, non riconoscere il valore dei titoli formativi rischia di compromettere ulteriormente l’attrattività del servizio sanitario pubblico".
Per il sindacato, il mancato riconoscimento delle competenze non è solo un limite per la carriera individuale, ma anche un ostacolo alla qualità complessiva dell’assistenza. Il lavoro formativo, spesso svolto fuori dall’orario di servizio e a carico dei professionisti, andrebbe considerato un investimento, non un elemento accessorio.
Appello a Regione Piemonte e Assessorato alla Sanità
Nursing Up ribadisce che, senza modifiche sostanziali, non vi sono le condizioni per aderire al regolamento DEP 2025. In chiusura, il sindacato sollecita un intervento da parte dell’Assessorato regionale alla Sanità e della Regione Piemonte: "È necessario superare questa fase con indicazioni chiare, condivise e non soggette a interpretazioni, affinché la valorizzazione delle competenze torni a essere un criterio centrale nelle politiche del personale".