Stomatite

Scritto il 11/08/2025
da Sara Pieri

La stomatite è una patologia che colpisce il cavo orale e causa principalmente tumefazione e arrossamento che può presentarsi a livello locale o diffuso, con infiammazione e ulcere; le cause alla base possono essere di diversa natura: infezioni virali o batteriche, stress, traumatismi, consumo di agenti irritanti come ad esempio il tabacco, radioterapia/chemioterapia, scarsa igiene orale, malattie sistemiche o autoimmuni.

Segni e sintomi

I segni e sintomi correlati a stomatite possono essere: bruciore e dolore a livello orale, in corrispondenza delle lesioni (ulcere/afte) oppure diffusamente, rossore, edema, alitosi, difficoltà ad alimentarsi o in casi estesi anche a parlare, in alcune forme può presentarsi anche febbre.

Vengono classificate in:

  • Stomatite aftosa: lesioni ulcerative tondeggianti, biancastre e con alone eritematoso
  • Stomatite erpetica: lesioni tipo vesciche ulcerate causate da Herpes Visus Simplex (HVS-1) solitamente localizzate sulle labbra
  • Stomatite da candida: lesioni da candidosi pseudomembranosa con chiazze bianche, da candidosi eritematosa con mucose arrossate e bruciore
  • Stomatite necrotizzante: lesioni necrotiche delle papille interdentali con alitosi e dolore, associata a scarsa igiene orale e condizione di immunodepressione
  • Stomatite da protesi: lesioni da microtraumi e scarsa igiene di protesi dentaria, localizzate principalmente sul palato duro, causate da Candida

Diagnosi e trattamento

Per poter fare diagnosi di stomatite è necessario un accurato esame obiettivo associato talvolta a esami ematochimici, tamponi colturali e in alcuni casi anche una biopsia della mucosa orale in corrispondenza delle lesioni qualora perdurino per più di due settimane.

Il trattamento prevede terapia sintomatica con antidolorifici e antinfiammatori, colluttorio a base di antisettico, nelle forme erpetiche terapia antivirale, antimicotici per la candidosi, antibiotici per casi complicati come stomatiti necrotizzanti, corticosteroidi.

Il trattamento solitamente ha un buon esito, ma ci possono essere forme resistenti o recidivanti che necessitano di un monitoraggio più assiduo e di valutazione/trattamento specialistico.