Il Diabete in quanto patologia cronica, sappiamo perfettamente come incida sulla spesa sanitaria a livello nazionale, spesa sostenuta principalmente dalle complicanze acute e croniche. I dati ISTAT ci aggiornano che i numeri del diabete tipo 2 sono sempre più in aumento, indice che bisogna sensibilizzare ancora tanto la popolazione ad un corretto stile di vita. Il
, OSDI è presente al Senato, insieme a SID e AMD, le società scientifiche rappresentanti in Italia dell’International Diabetes Federation (IDF), Istituzione che promuove a livello internazionale la Giornata mondiale del diabete e la “Blue Light”; e insieme anche alle Associazioni pazienti, in qualità di board per la realizzazione, sviluppo e attualizzazione della
dove, in diretta streaming durante la manifestazione, sarà condivisa la firma al documento, che vuole rappresentare un aggiornamento per rimanere al passo con i tempi inserendo alcuni spunti per migliorarlo, rendendolo attuale e per dare risalto ad una patologia cronica come il diabete.
Diabete e benessere: oltre la salute per vivere ogni giorno al meglio Il tema di questo triennio della GMD è “Diabete e Benessere: oltre la salute, per vivere ogni giorno al meglio”
Il diabete tipo 2 rappresenta circa il 90% dei casi in Italia, conseguenza diretta, nel nostro Paese, anche dell’eccesso ponderale, a sua volta riferibile a dell’iperalimentazione e della scarsa attività fisica ma anche della struttura stessa della società.
Dieta ed esercizio fisico hanno dimostrato la loro efficacia nella prevenzione della malattia, ma non è abbastanza per scovare quella parte della popolazione affetta da diabete senza saperlo.
Importanti sono le campagne di screening, un’importante sensibilizzazione è data dalla Giornata Mondiale del Diabete istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, organizzata ogni anno nelle piazze di ogni città di Italia, dove gli operatori diabetologici effettuano lo screening a tutti gli utenti che ne fanno richiesta, dando corrette indicazioni di educazione sanitaria, per informare l’opinione pubblica sul diabete, la sua prevenzione e gestione.
Questa iniziativa ha permesso di individuare diversi soggetti con diabete , che non sapevano di esserlo, indirizzandoli subito alla cura della malattia. La prima prevenzione, quindi, riguarda la sensibilità al problema che ognuno di noi è in grado di operare, se presta attenzione ai sintomi che ne caratterizzano la comparsa.
Il tema di questo triennio della GMD è “Diabete e Benessere: oltre la salute, per vivere ogni giorno al meglio ”, tema fondamentale per voler garantire il benessere al centro della cura del diabete.
La persona con diabete può condurre la sua vita in totale normalità, in quanto un buon controllo metabolico permette di avere una vita piena di gioie e soddisfazioni nella famiglia, nel lavoro, nello sport. Importante è la corretta educazione al soggetto con diabete, l'Educazione Terapeutica si propone di migliorare non solo le conoscenze, ma soprattutto le competenze e le capacità per gestire le situazioni critiche.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha definito l'Educazione Terapeutica come un processo continuo, integrato alle cure, e centrato sul paziente. Il contributo che dà l’infermiere in questo processo è sicuramente considerevole, sia come impegno sia come risultati ottenuti.
Il percorso educazionale non si improvvisa, ma deve risultare un lavoro sartoriale su ogni singola persona; dunque, l’infermiere, in possesso di tutti i requisiti necessari, può attuare una assistenza e una educazione sanitaria, secondo gli standard di cura.
All’educazione terapeutica in passato è stato dato poco risalto, perché ritenuto prioritario affrontare l'impatto con la malattia, piuttosto che la sua gestione pratica nella quotidianità. Lo studio dell’OMS evidenzia, invece, che la richiamata attività educativa può produrre un effetto terapeutico, che sommato a quello del trattamento farmacologico, migliora la gestione della malattia, limita la comparsa delle complicanze, ma soprattutto riduce i costi assistenziali, nel corso della sua evoluzione cronica.
In ragione di quanto sopra urgono strategie di cambiamento, che non tutti gli operatori assistenziali e le Istituzioni sono in grado di affrontare, se non adeguatamente formati e inseriti in un contesto di lavoro in équipe multidisciplinari e multiprofessionali, ed è proprio questo che OSDI (Operatori Sanitari di Diabetologia Italiani) cerca di portare avanti da anni, valorizzare la figura dell’infermiere dedicato alle Diabetologie per poter accompagnare in modo continuo la persona con diabete nel suo percorso di cura. Ecco che OSDI sta lavorando su un Progetto Educazionale rivolto alle persone con DM tipo 1 ed i loro caregiver dal titolo “Master Class Diabetes Care ”, attivo dal 2025 con l’obiettivo di condurre la persona con DM tipo 1 ad essere protagonista del proprio futuro, della propria salute e realtà.
Durante questo corso, che si svilupperà da remoto, verranno approfonditi vari temi, grazie agli interventi dei vari esperti: alimentazione con la conta dei carboidrati, lo stress con il supporto della psicologa, le innovazioni farmacologiche e tecnologiche con il supporto dei luminari della diabetologia, e una nota particolare all’educazione terapeutica sviluppata dagli infermieri di OSDI .
Raffaella Fiorentino , presidente OSDI