L’utilizzo corretto delle Banche Dati e degli opportuni strumenti linguistici e digitali fa la differenza nell’ambito della Ricerca Infermieristica. Per non sbagliare gli obiettivi prefissati per il nostro studio occorre, tuttavia, prestare i necessari accorgimenti.

Le banche dati di oggi sono molto più veloci, accessibili e ricche di contenuti grazie all’avvento dell’alta velocità sul web.

Un ottimo lavoro di ricerca in campo scientifico non può prescindere oggi dagli strumenti che la rete internet e quella intranet mettono a disposizione dei discenti. L’utilizzo delle Banche Dati (rintracciabili sul web) risulta un momento fondamentale nel processo di ricerca scientifica, che prevede le seguenti fasi:

  • individuazione del problema scientifico;
  • ricerca di fondo (cosa sappiamo a riguardo di questo argomento?);
  • analisi di contesto;
  • ricerca bibliografica;
  • individuazione del razionale di ricerca;
  • formulazione di ipotesi o quesiti;
  • area d’analisi/campo d’indagine;
  • scelta delle tecniche di rilevazione dati di osservazione;
  • raccolta dati;
  • analisi ed elaborazione dati;
  • elaborazione dei risultati;
  • stesura del rapporto di ricerca (corrisponde a ciò che si è scoperto oppure a ciò che non è stato riscontrato durante lo studio. La ricerca, infatti, avanza anche per difetto; ad es. “la mia ipotesi non ha funzionato”);
  • pubblicazione della ricerca.

La ricerca bibliografica affianca tutto il processo di ricerca scientifica che è principalmente teorico; nonostante ciò, la ricerca bibliografica può essere un valido strumento anche per la pratica.

L’utilizzo delle banche dati risulta essere la più importante necessità che spinge l’operatore sanitario a navigare in Internet, poiché all’interno di queste è possibile trovare articoli full-text, riassunti o semplici citazioni, adatti o meno a confutare un dubbio o una perplessità riscontrata nella pratica.

Le banche dati bibliografiche sono archivi digitali che raccolgono le referenze bibliografiche di articoli pubblicati nelle riviste internazionali. Nel campo biomedico esistono un centinaio di banche dati: alcune sono generali, altre relative a specifici settori (es. oncologia, tossicologia, ecc.); alcune indicizzano fonti d’informazione primaria, altre revisioni sistematiche. Per effettuare un’efficace ricerca bibliografica è opportuno quindi conoscere la struttura della banca dati che si è scelto di interrogare.

Vi sono due tipologie di banche dati:

  • le banche dati primarie: raccolgono citazioni che traggono le loro fonti dalla letteratura medica primaria (articoli pubblicati sulle principali riviste biomediche);
  • le banche dati secondarie: ad oggi i professionisti della salute trovano grande difficoltà nel padroneggiare l’enorme quantità di informazioni disponibili. Spesso, senza un metodo di sintesi e di valutazione critica delle conoscenze, sono incapaci di decidere quali nuove conoscenze introdurre (e quali vecchie conoscenze abbandonare) nella loro attività. Per questo motivo hanno acquisito sempre maggiore importanza le pubblicazioni secondarie, che si propongono di fornire una sintesi rigorosa delle prove di efficacia e delle conoscenze disponibili su un determinato argomento clinico. Nelle banche dati secondarie più efficienti sono principalmente contenute le revisioni sistematiche delle pubblicazioni originali e le linee-guida basate sulle prove di efficacia.

Sebbene le banche dati possano contenere elementi di campi di discipline diverse, presentano più o meno le stesse caratteristiche:

  • la modalità di ricerca può avvenire per parole libere oppure attraverso l’utilizzo del Thesaurus. Il Thesaurus prende il suo nome dal latino e consiste in una collezione di termini priva di definizioni. È un vocabolario dove i sinonimi sono raggruppati per concetto; un'unica parola raccoglie tutte le declinazioni di un certo termine (vi sono contenuti, ad esempio, sinonimi e vocaboli di significato affine a quello cercato). L’utilizzo del Thesaurus riduce la dispersione dei record sotto sinonimi, dà la possibilità di essere molto selettivi nell'impostare la ricerca (con l'utilizzo delle sottovoci) e riduce al minimo il "rumore" che si otterrebbe lavorando solo con la parola libera. Ad esempio MEDLINE-PubMed utilizza il Thesaurus MeSH, un vocabolario di termini controllati (o descrittorio, parole chiave) utilizzati nell’indicizzazione dei documenti. I termini MeSH sono organizzati gerarchicamente in una struttura ad albero (MeSH Tree) che permette la ricerca a vari livelli di specificità. È sottoposto a continuo aggiornamento (la versione del 2005 contiene 22.995 descrittori, 129 tipi di pubblicazione, 83Subheadings).
  • Boolean Operators (Operatori Boleani): Rappresentano "lo strumento principe" della ricerca bibliografica. Gli operatori logici permettono di combinare in vario modo più concetti nella stessa ricerca, mentre la consultazione di un indice a stampa consente l'accesso ai contenuti con un solo termine per volta, rendendo necessaria una selezione a posteriore dei risultati. Gli Operatori Booleani sono:
  1. AND: esprime il prodotto logico, cioè l'intersezione tra due insiemi. Si reperiscono articoli indicizzati con entrambi i termini di ricerca. Gli articoli conterranno contemporaneamente i termini correlati;
  2. OR: esprime la somma logica. Si reperiscono articoli indicizzati con almeno uno dei concetti indicati. Gli articoli conterranno l'uno o l'altro o ambedue i termini;
  3. NOT: esprime la differenza logica, cioè l'esclusione di un concetto. Viene impiegato quando si voglia limitare la ricerca eliminando gli articoli non pertinenti. Va usato con cautela in quanto è possibile escludere citazioni potenzialmente pertinenti alla ricerca. Gli articoli conterranno solo il primo descrittore.
  • Filtri: l’utilizzo dei filtri permette di impostare campi di indagine sempre più fini e limitati. Ogni banca dati presenta un elenco con delle flags da spuntare, le quali permettono di scegliere i campi di limitazione (es. tipo di studio, lingua, anno, età della popolazione, ecc.) Archivio: deposito di tutta la “cronologia” di ricerca. Permette di combinare più ricerche.

Prima di approcciarsi ad una banca dati, però, bisogna avere ben chiaro il quesito di ricerca che risulta essere il passaggio più importante dell’intera ricerca bibliografica stessa. Se fatto bene infatti l’utilizzo del PPICO-M porterà a risultati soddisfacenti in caso contrario verranno trovati record non pertinenti e lontani da ciò che cerchiamo. Per evitare questo errore dunque il metodo PPICO-M ci permette di schematizzare il nostro quesito di ricerca così:

  • Popolazione Problema;
  • Intervento;
  • Confronto;
  • Outcome (Risultato);
  • Metodologia di ricerca.

Le principali banche dati on-line

MEDLINE-PubMed

È la più completa e importante banca dati elettronica prodotta dalla National Library of Medicine. Copre la letteratura biomedica internazionale dal 1966 ad oggi nei settori della medicina, infermieristica, odontoiatria, medicina veterinaria, organizzazione sanitaria. MEDLINE contiene circa 15 milioni di referenze bibliografiche (autori, titoli, referenze bibliografiche) ed abstract relativi a oltre 4600 riviste biomediche pubblicate negli Stati Uniti e in altri 70 paesi del mondo. Buona parte delle informazioni si riferiscono ad articoli di medicina clinica e quindi il database rappresenta un valido strumento informativo per i differenti ambiti della medicina. Dal giugno 1997 MEDLINE è consultabile gratuitamente sul Web attraverso il servizio PubMed, con aggiornamento quotidiano dei dati e con inclusione delle informazioni recenti, non ancora indicizzate, attraverso PreMedline.

EMBASE (The Excerpta Medica Database)

È la banca dati bibliografica specializzata in letteratura medica con particolare riguardo ai settori della farmacologia e tossicologia. Dal 1974 ha collezionato più di 9 milioni di citazioni bibliografiche tratte da oltre 4500 periodici internazionali, molti dei quali non indicizzati da MEDLINE. EMBASE è prodotta da Elsevier Science e ha costi di abbonamento molto elevati. Rispetto a MEDLINE contiene in proporzione più letteratura europea e non esistono accessi gratuiti tramite Internet.

CINAHL Database (Cumulative Index to Nursing and Allied Health Literature)

È il più importante database dedicato alle scienze infermieristiche; le referenze si riferiscono ad articoli, capitoli di libri, opuscoli, audiovisivi, testi, software, atti di convegni e sono incentrate anche su altre discipline come biomedicina, scienze del comportamento, educazione, salute dei consumatori e altre. Sono indicizzate 1200 riviste dal 1982 ad oggi. Non esiste una versione gratuita.

COCHRANE LIBRARY

La Cochrane Library è una pubblicazione elettronica, aggiornata ogni tre mesi, che raccoglie il lavoro dalla Cochrane Collaboration. È prodotta su CD-ROM e in versione on-line; sono consultabili gli abstract delle ultime review disponibili, mentre per avere l’articolo in versione integrale occorre abbonarsi. Sulla Cochrane Library sono disponibili revisioni sistematiche e studi clinici randomizzati riguardanti trattamenti farmacologici, diagnosi e screening, promozione della salute e organizzazione dei servizi, mentre non sono presenti linee-guida e monografie.

SCOPUS

Scopus è una banca dati bibliografica citazionale di letteratura scientifica multidisciplinare sottoposta a peer-review. Possiede strumenti per individuare, analizzare e visualizzare i risultati della ricerca. È stato progettato e sviluppato in collaborazione con più di 500 ricercatori e bibliotecari di tutto il mondo. Il suo database contiene materiale proveniente da più di 15.000 riviste scientifiche pubblicate da 4.000 editori, il che assicura un’ampia copertura disciplinare. Inoltre, Scopus non offre solo informazioni sulle citazioni, ma integra direttamente le ricerche sulle fonti web e sui brevetti. Al pari di Web of Science, utilizzato per molti anni dalle biblioteche universitarie per fini bibliografici, Scopus, sta acquisendo un ruolo sempre più significativo nella valutazione della qualità della ricerca scientifica.

Crediamo sia d’uopo citare anche una piccola eccellenza italiana, ovvero il progetto Indice della Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche (ILISI) voluto fortemente e realizzato dal Collegio Ipasvi di Roma il quale, dal 2006, si è posto 3 grandi obiettivi:

  1. la predisposizione e il continuo aggiornamento di un software che supporti la collezione dei dati e la ricerca on line, con interfaccia in lingua italiana;
  2. la formazione di un gruppo stabile di infermieri indicizzatori che provvedono alla lettura e analisi degli articoli e all’immissione delle schede bibliografiche nel database;
  3. la redazione di un Thesaurus Italiano di Scienze Infermieristiche.

ILISI

Offre la possibilità di ricercare e consultare le schede bibliografiche degli articoli pubblicati nelle principali riviste infermieristiche e d’interesse infermieristico in Italia attraverso una ricerca per categorie e per keywords o per parole libere. I titoli trovati nella ricerca on line sono corredati di abstract.