Virus respiratori, allarme dell’ECDC: rafforzare campagne vaccinali

Scritto il 21/10/2025
da Redazione

Con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno, l’ECDC, Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, lancia un appello agli Stati membri e ai cittadini europei: rafforzare le campagne vaccinali e le misure preventive per affrontare la nuova stagione dei virus respiratori.
L’obiettivo è proteggere le persone più vulnerabili come anziani, bambini piccoli, donne in gravidanza e soggetti con malattie croniche e ridurre la pressione sugli ospedali, già messi a dura prova durante i picchi stagionali.

Influenza, RSV e Covid-19: la tripla sfida dell’inverno

Ogni inverno, i virus respiratori tornano a colpire milioni di persone in Europa.
Secondo i dati ECDC, l’influenza causa centinaia di migliaia di ricoveri e decine di migliaia di decessi ogni anno.

Tuttavia, le coperture vaccinali restano molto inferiori all’obiettivo del 75% fissato dall’Unione Europea: nella scorsa stagione, la maggior parte dei Paesi non ha superato il 50%, con poche eccezioni come Danimarca (76%), Irlanda (75%), Portogallo (71%) e Svezia (68%).

Oltre all’influenza, anche il virus respiratorio sinciziale (RSV) continua a rappresentare un problema di salute pubblica.


Ogni anno si stimano 250mila ricoveri nei bambini e 160mila negli anziani a causa di infezioni gravi da RSV. Diversi Paesi europei hanno già introdotto programmi di vaccinazione per le donne in gravidanza e per gli over 60, mentre per i neonati ad alto rischio sono disponibili anticorpi monoclonali a lunga durata d’azione, in grado di fornire protezione immediata nei primi mesi di vita.

A questi si aggiunge la persistente circolazione del SARS-CoV-2, che continua a causare ondate periodiche di infezioni, soprattutto tra anziani e persone immunodepresse. Per questi gruppi, la vaccinazione anti-Covid rimane fortemente raccomandata.

Pneumococco, prevenzione sotto la soglia

L’ECDC richiama inoltre l’attenzione sul pneumococco (Streptococcus pneumoniae), responsabile di una delle principali cause di polmonite e mortalità negli anziani.
Secondo l’Agenzia, oltre il 70% delle persone con più di 65 anni ha avuto almeno una forma di infezione respiratoria potenzialmente prevenibile con vaccino, ma le coperture restano ancora insufficienti in molti Paesi europei.

Le vaccinazioni sono uno degli strumenti più efficaci per ridurre i ricoveri e salvare vite umane – spiega Bruno Ciancio, epidemiologo senior dell’ECDC –. Proteggere i soggetti più fragili e immunizzare anche gli operatori sanitari può evitare migliaia di decessi ogni anno.

Immunizzazione del personale sanitario

Oltre ai gruppi a rischio, l’appello dell’ECDC è rivolto anche al personale sanitario, spesso esposto ai virus respiratori e potenziale veicolo di trasmissione.
Immunizzare medici, infermieri e operatori socio-sanitari significa proteggere loro stessi e i pazienti, oltre a garantire la continuità dei servizi sanitari durante i picchi di contagio.

Secondo i dati europei, la copertura vaccinale tra gli operatori resta molto bassa, con una media del 32%: un dato che, secondo l’ECDC, richiede campagne mirate e programmi di formazione per promuovere la cultura della prevenzione anche dentro le strutture sanitarie.

Una sfida stagionale, ma non solo

L’invito dell’ECDC è chiaro: la prevenzione deve diventare una pratica culturale e sistemica, non una misura emergenziale.
Investire nella vaccinazione, migliorare la comunicazione e garantire l’accesso ai vaccini per tutti i gruppi vulnerabili sono obiettivi essenziali per rendere l’Europa più resiliente alle ondate stagionali e alle nuove minacce infettive.