Malaria, l’Oms aggiorna le linee guida per proteggere i Paesi malaria-free
Scritto il 15/07/2025
da Redazione
Con circa 263 milioni di casi stimati nel 2023 e oltre 597mila decessi, la malaria resta una delle sfide più rilevanti di salute pubblica globale. Nonostante i progressi documentati verso l’eliminazione (47 Paesi e territori hanno ottenuto la certificazione ufficiale di “malaria-free” da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) la minaccia della reintroduzione permane concreta, specialmente in contesti tropicali e subtropicali. In risposta a questo rischio, l’Oms ha pubblicato un aggiornamento delle linee guida globali sulla malaria, integrato a luglio 2025 con nuove raccomandazioni cliniche.
Restare malaria-free, le condizioni operative secondo l’Oms
Pubblicate le nuove linee guida dell'Oms per mantenere lo status "malaria-free" di 47 stati.
Le nuove linee guida raccomandano che i Paesi certificati “malaria-free” mantengano sistemi di sorveglianza epidemiologica pienamente operativi e continuativi, in grado di:
rilevare e confermare rapidamente anche un singolo caso di malaria
condurre un’indagine epidemiologica completa per ogni episodio importato
attuare interventi di controllo entomologico mirati a livello locale
L’Oms considera probabile la riattivazione della trasmissione (re-establishment) quando si registrano almeno tre casi autoctoni dello stesso Plasmodium nella stessa area per tre anni consecutivi.
Diagnosi, terapie e prontezza operativa
Per prevenire la reintroduzione, è essenziale garantire continuità clinica e prontezza logistica. Le linee guida richiedono che le strutture sanitarie in aree a rischio dispongano di:
scorte aggiornate di farmaci antimalarici conformi ai protocolli Oms
test diagnostici rapidi e supporto di laboratorio
personale formato nella gestione dei casi confermati
In zone rurali o montane, si raccomanda di testare periodicamente la prontezza operativa tramite simulazioni e audit interni.
Cooperazione transfrontaliera e governance condivisa
Uno dei pilastri strategici riguarda la gestione sanitaria delle frontiere, in quanto la malaria è a tutt'oggi presentre in 83 paesi e territori. I Paesi malaria-free sono invitati a:
collaborare con gli Stati confinanti dove la malaria è ancora endemica
attivare protocolli condivisi di sorveglianza nei punti di ingresso (aeroporti, porti, valichi terrestri)
condividere in tempo reale i dati su casi importati, presenza di vettori e nuovi focolai
L’adesione a reti come la Asia Pacific Malaria Elimination Network (APMEN) o l’Elimination 8 (E8) in Africa meridionale è considerata strategica per rafforzare la risposta organizzativa e uniformare gli standard.